Sulle Dolomiti sono apparsi degli adesivi che invitano a riflettere sugli impatti dell’overtourism. Dopo Spagna e Grecia, il dibattito arriva anche in Italia.
Campi elettromagnetici ad alta frequenza
I risultati degli studi finora condotti per valutare eventuali effetti a lungo termine sulla salute causati dai campi elettromagnetici ad alta frequenza, sono ancora incerti.
Mentre, infatti, sono ben noti gli effetti immediati
dell’esposizione a campi elettromagnetici ad alta frequenza
(innalzamenti della temperatura corporea che possono causare
alterazioni fisiologiche), ancora scarsi sono i risultati relativi
agli effetti eventualmente causati da una esposizione prolungata,
anche se effettivamente è stata segnalata una maggiore
incidenza di alcuni tipi di tumori in quartieri cittadini con
presenza di ripetitori radiotelevisivi.
Probabilmente la scarsità di evidenze è dovuta alla
minore diffusione delle sorgenti di tali campi sul territorio
(anche se, attualmente, è in corso un notevole incremento)
ed alla minore intensità di campo, in genere, prodotta.
Molto diversa è l’intensità dei campi generata dai
due sistemi radianti più diffusi: gli impianti per la
comunicazione telefonica cellulare e gli impianti per la
radiodiffusione.
- Gli impianti per la radiodiffusione, irradiano con potenza
molto maggiore, dell’ordine del kiloWatt o delle centinaia di
kiloWatt. È necessario, quindi, che tali impianti si trovino
lontano da zone abitate, a maggior ragione quando, come spesso
accade, varie antenne sono posizionate vicine le une alle altre
generando eventualmente campi di rilevante
intensità. - Gli impianti per la comunicazione telefonica cellulare sono
costituiti da antenne fortemente direzionali e di bassa potenza,
delle quali è necessario, prima di qualsiasi valutazione,
conoscere le caratteristiche dell’emissione, la posizione, e la
potenza stessa (espressa in Watt). Nel caso delle antenne
radio-base usate nelle trasmissioni per la telefonia cellulare, le
intensità dei campi elettrico e magnetico calano rapidamente
con la distanza (pochi metri), ma è bene comunque
controllare che i limiti di legge siano rispettati e che l’impianto
non si trovi in vicinanza di altre sorgenti di campi
elettromagnetici, come altre antenne o linee ad alta tensione.
Nell’attesa di maggiori riscontri scientifici, è bene
assumere atteggiamenti di cautela nei confronti di tali apparecchi.
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