
Si terrà il 25 gennaio e l’approccio sarà One health: la salute degli animali per la salute dell’ambiente e dell’uomo.
In un’Australia devastata dagli incendi, alcuni cani da ricerca localizzano i koala sopravvissuti che si trovano ancora in natura.
Nei mesi scorsi, quando si è parlato di koala, è stato per dare brutte notizie. Questi animali tipici dell’Australia sono le vittime principali degli incendi che da mesi stanno mettendo in ginocchio il paese.
Oggi però abbiamo una notizia diversa, una notizia che scalda il cuore e riaccende la speranza. Alcuni cani da ricerca stanno perlustrando insieme alle guardie zoologiche ciò che rimane delle foreste australiane alla ricerca di koala sopravvissuti. E ne hanno trovati.
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Due mesi fa il fuoco ha distrutto una parte della foresta di Mayvale, nella regione di Southern downs, nel Queensland. Si tratta di una distesa di seimila ettari dove gli incendi sono stati così intensi che alcuni ceppi fumano ancora oggi. Per l’uomo trovare degli animali sopravvissuti è quasi impossibile, ma non lo è per i cani da ricerca che grazie al loro olfatto sono più veloci ed affidabili. È qui che entrano in gioco Taz e Missy, due esemplari di razza springer spaniel inglese, che sono state addestrate a fiutare le tracce dei koala.
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A condurre le indagini è Olivia Woosnam, esperta della conservazione dei marsupiali, comproprietaria e operatrice della Owad environment, un’azienda che si occupa proprio della ricerca di questi animali in zone devastate. In due giorni di ricerche sono già stati localizzati e soccorsi sette koala. “Taz ha trovato rapidamente delle tracce fresche ed è bastato alzare lo sguardo per vedere una madre e il suo cucciolo, aggrappati alla cima di un eucalipto – ha raccontato –. Il piccolo era fuori dal marsupio e indipendente. Erano sullo stesso albero e si muovevano normalmente. Abbiamo fatto subito un controllo visivo dei koala e non abbiamo riscontrato alcuna preoccupazione per la loro sicurezza”.
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— Olivia Woosnam (@OliviaWoosnam) November 28, 2019
L’obiettivo è quello di localizzare gli animali e fornire loro i nutrimenti necessari per sopravvivere in un territorio messo duramente alla prova dal fuoco. I koala infatti si cibano di eucalipto che però brucia più in fretta rispetto ad altre piante, lasciandoli senza cibo né acqua.
“La presenza di poche foglie, e quindi di poca umidità, ci fa presumere che i koala abbiano molta sete. Fortunatamente in questa area le fiamme non hanno bruciato tutte le chiome degli alberi, lasciando qualche foglia verde che probabilmente spiega la sopravvivenza di alcuni koala”, ha spiegato Woosnam. “Trovare sette koala vivi in un’area così distrutta è un inizio incoraggiante. È bello vederli ricolonizzare la foresta mentre questa ricresce”, ha aggiunto Stuart Blanch, senior manager per la bonifica e il restauro del territorio del Wwf Australia.
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Queste sono solo alcune delle storie degli eroi a quattro zampe che stanno perlustrando le foreste con i loro colleghi umani. La gioia con la quale conducono le ricerche si contrappone in modo quasi commovente alla desolazione delle zone in cui operano, quasi a ricordare che un giorno, in quelle stesse terre, la vita tornerà.
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Si terrà il 25 gennaio e l’approccio sarà One health: la salute degli animali per la salute dell’ambiente e dell’uomo.
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