
Andreas Kipar è uno dei maggiori esperti internazionali di architettura del paesaggio.
Nonostante siano stati costruiti con criteri ecosostenibili, alcuni di loro sono oggi delle cattedrali nella giungla. Ecco allora l’idea di due architetti.
Trasformarli in alloggi per i meno abbienti e i senzatetto del Paese, risollevando così le sorti di un Mondiale di calcio che ha visto non poche polemiche da parte della popolazione locale. È questa l’idea proposta da un gruppo di architetti e urban designers nel progetto 1week1project.
Sebbene poco realistico, il progetto Casa Futebol solleva la questione del riutilizzo dei costosissimi stadi realizzati per l’evento della scorsa estate. Alcuni di questi verranno trasformati per le prossime Olimpiadi, altri ospiteranno le squadre locali (come il Fluminense FC che gioca al Maracanà), ma molti resteranno delle cattedrali nella giungla (come quello a Manaus).
Ecco allora la proposta dei due architetti Axel de Stampa e Sylvain Macaux. Perché non installare tra i piloni di cemento degli stadi delle unità abitative dai colori più diversi e di un centinaio di metri quadrati? Secondo i due architetti i proventi derivanti dai biglietti durante le varie manifestazioni potrebbero servire sia per mantenere in buono stato gli stadi stessi, sia per finanziare la costruzione e la manutenzione delle abitazioni.
Più una provocazione che un progetto veramente realizzabile. Ma certamente solleva il problema del riutilizzo di costose megastrutture realizzate per eventi destinati a pochi eletti. E poi chi non vorrebbe vivere con un campo di calcio vero e proprio in giardino?
Andreas Kipar è uno dei maggiori esperti internazionali di architettura del paesaggio.
Riutilizzo, durabilità e bellezza sono gli ingredienti che rendono sostenibili queste forme di artigianato giapponese, in cui materiali come ceramica, legno, carta e stoffa diventano preziosi perché lavorati con cura e rispetto.
Il progetto New Cairo vertical forest, firmato dallo studio Stefano Boeri architetti, avrà l’obiettivo di ossigenare una delle città più congestionate del Nordafrica e sarà pronto entro la fine del 2023.
Mix fra studio di architettura e laboratorio di costruzioni, Studio Albori utilizza tecniche naturali come la paglia e promuove il riuso dei componenti edilizi.
Milano è detta “la verde” per l’insieme dei progetti, dai parchi agricoli alla forestazione urbana, che la rendono oggi un caso unico nel panorama italiano. L’intervista all’architetto Giuseppe Marinoni.
40 interviste è l’ultimo libro di Patrizia Scarzella, architetto e giornalista che da tempo collabora con LifeGate. Raccoglie le storie di noti personaggi del mondo del design, da lei collezionate in 40 anni di carriera.
Il nuovo campus Bocconi, trasparente e sostenibile, ha aperto i battenti a studenti e cittadinanza. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’evoluzione del progetto Warka Water racchiude in sé la visione dell’architettura in grado di generare risorse e non di consumarle. L’intervista all’architetto Arturo Vittori.
L’archistar Stefano Boeri lancia un nuovo progetto di riforestazione urbana per Milano: ForestaMi prevede la piantumazione di 100mila alberi solo quest’anno, per arrivare a tre milioni di piante entro il 2030.