Dopo 50 anni riapre la caccia agli orsi in tre parchi della Carolina del Nord

La caccia è di nuovo legale in tre parchi degli Stati Uniti, lo ha deciso il dipartimento dell’Ambiente della Carolina del Nord. Non mancano le proteste.

  • Il governo della Carolina del Nord consentirà la caccia all’orso in tre aree precedentemente chiamate santuari.
  • La North Carolina Wildlife resources commission ha citato la crescente popolazione di orsi come motivo per la sua decisione di riaprire la caccia.
  • Associazioni animaliste e molti cittadini non sono d’accordo con la decisione del governo locale.

La caccia è di nuovo legale in tre parchi degli Stati Uniti, lo ha deciso il dipartimento dell’Ambiente dello stato della Carolina del Nord. Nelle aree naturali, un tempo note ufficialmente come “santuari degli orsi”, sarà consentito l’accesso a partire dal primo agosto 2022 a un numero limitato di cacciatori con licenza. La nuova norma è stata accolta in modo negativo da alcune associazioni di animalisti e cittadini che avrebbero voluto mantenere i parchi come aree protette. Negli ultimi anni, la popolazione di orsi è aumentata in ognuna delle tre aree designate.

Il divieto di caccia agli orsi durava da 50 anni

L’ente governativo North Carolina wildlife resources commission che si occupa delle gestione dei parchi statali della Carolina del Nord ha votato favorevolmente per la riapertura alla caccia nelle tre zone che si trovano nella parte ovest dello stato con capitale Raleigh, situato sulla costa atlantica, fra la città di New York e la Florida. Le aree di Panthertown-Bonas Defeat, Standing Indian e Pisgah coprono circa 38mila ettari di terreno ed erano note come “santuari degli orsi” perché in questi luoghi gli esemplari di Ursus americanus potevano muoversi liberamente.

La decisione della commissione statale mette fino a un divieto di caccia iniziato nel 1971. Dopo 50 anni, quindi, sarà di nuovo possibile sparare agli orsi per chi ha un regolare permesso di caccia; inoltre le aree designate cambiano il proprio nome ufficiale e da santuari diventano “aree di controllo”. Secondo la stessa commissione statale, il numero di orsi nello stato è cresciuto da meno di mille animali nel 1971 alle circa 25mila unità in questo momento presenti nei tre parchi.

Gli incontri pericolosi con i cittadini

Motivazione principale della decisione sarebbe l’aumento del numero di incontri ritenuti “pericolosi” avvenuti di recente fra orsi e cittadini, in alcuni villaggi presso gli ex santuari. In un’audizione pubblica a gennaio 2022, la commissione ha affermato che l’agenzia federale degli Stati Uniti che sovrintende alle 154 foreste nazionali americane aveva chiesto che la caccia fosse consentita nei tre parchi a causa della maggiore interazione uomo-orso.

La commissione ha votato a favore della proposta a fine febbraio, a dispetto degli oppositori che affermano che la caccia non ridurrà gli incontri tra uomini e orsi.

“Invece, il piano prenderà di mira molti degli orsi più giovani che hanno appena iniziato la vita da soli lontano dalle loro madri e che non hanno ancora sviluppato le capacità per eludere i branchi di cani e altri cacciatori feroci. L’uccisione indiscriminata degli orsi non affronta il problema del comportamento individuale degli orsi”, ha detto una fotografa della zona al quotidiano Guardian.

In un comunicato stampa riguardante la nuova regola, il North Carolina wildlife resources commission ha ricordato ai cacciatori di stare attenti intorno alle tane degli orsi e di cambiare percorso se si avvista una tana. In caso contrario, infatti, la femmina di orso sarebbe indotta ad abbandonare permanentemente la tana e i cuccioli al suo interno perché impaurita dalla presenza dei cacciatori.

Una petizione indirizzata alla commissione e firmata da quasi 8mila persone sostiene che la colpa degli incontri con gli orsi è per lo più degli umani. “Noi come esseri umani dobbiamo affrontare e riconoscere che le nostre azioni stanno cambiando il comportamento degli orsi e causando problemi. Gestire le nostre abitudini, capire come hanno un impatto sugli orsi e adattare le nostre attività risolverà i conflitti tra orso e uomo, non la caccia”, si legge nel sito dell’associazione Panthertown che ha promosso la petizione.

testa di orso
L’orso attacca raramente l’uomo se non disturbato ©Pixabay

L’esempio virtuoso del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Un esempio virtuoso della convivenza fra umani e orsi arriva dall’Italia. Al centro della Penisola, nel rigoglioso Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, l’orso bruno marsicano da preda è diventato risorsa: dalla sua caccia si è passati alla sua tutela. Le associazioni locali hanno messo in atto alcune pratiche efficienti per facilitare la convivenza con gli animali; questi metodi sono diventati d’esempio anche per altre aree con orsi all’estero. L’installazione di piccoli riflettori blu montati sui paletti a bordo strada per rifrangere le luci delle automobili che nelle ore notturne potrebbero disturbare la fauna selvatica; la costruzione di recinti elettrificati per evitare le incursioni nelle attività agricole o di allevamento; il miglioramento dell’habitat per contrastarne la frammentazione e la sensibilizzazione della popolazione locale sono delle soluzioni valide che possono evitare il ricorso alla caccia.

Gli orsi che abitano i parchi della Carolina del Nord sono tipici del Nordamerica e hanno un caratteristico pelo nero; sono lenti a riprodursi e rischiano di essere uccisi in modo eccessivo sia dalla caccia legale sia dal bracconaggio. Gli animali forniscono vantaggi ai loro ecosistemi e per questo altre organizzazioni stanno lottando per far revocare la disposizione. “Questo è il loro habitat naturale e selvaggio. Queste foreste sono il loro territorio. Questa è la loro casa. Noi siamo i visitatori qui e tutti abbiamo la responsabilità di continuare a proteggere gli orsi”, ha detto uno degli attivisti.

I gruppi di protezione degli animali hanno affermato che la corretta conservazione di cibo e articoli profumati è il modo migliore per ridurre gli incontri pericolosi, insieme a una migliore educazione su come escursionisti e visitatori possono impedire i contatti con gli orsi. Le associazione sperano di far revocare il permesso di caccia  prima della sua entrata in vigore, mentre l’arrivo della primavera ha favorito i primi avvistamenti stagionali di orsi successivi al letargo. Un risveglio molto più rischioso di quello degli anni passati per gli orsi della Carolina del Nord.

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