L’ultima tappa estiva si è conclusa con la vittoria di Pascal Wehrlein nel Drivers World Championship e quella di Jaguar TCS Racing nel Teams World Championship.
Elon Musk mette i brevetti di Tesla a disposizione di tutti. Di nuovo
Il fondatore di Tesla, Elon Musk, torna a far parlare di sé. Ha ribadito che i brevetti delle sue auto elettriche sono a disposizione di chiunque voglia impegnarsi per una mobilità sostenibile.
Ha lanciato un’auto nello spazio. Entro la fine del secolo vuole portarci su Marte. Ha ideato la prima vettura vegana e la prima supercar elettrica. Insomma, Elon Musk è un uomo a cui piace stupire. E lo ha appena fatto di nuovo. Il fondatore di Tesla Motors, SpaceX e Solarcity ha rilanciato su Twitter il post con cui, nel 2014, aveva annunciato che i brevetti della propria casa automobilistica erano stati resi pubblici. “Una volta, all’ingresso del nostro quartier generale a Palo Alto, c’era una parete ricoperta da brevetti Tesla. Ora non più”, aveva scritto allora.
All our patent are belong to youhttps://t.co/HPK5R5UMS6 pic.twitter.com/t99riofeCI
— Elon Musk (@elonmusk) 31 gennaio 2019
Incentivare la mobilità sostenibile è l’obiettivo di Elon Musk
Musk ha raccontato che all’inizio della sua carriera, quando fondò Zip2, era convinto dell’importanza di proteggere le proprie idee, ma ora la pensa diversamente. “Tesla è stata creata per accelerare l’avvento del trasporto sostenibile. Per questo non faremo causa a chiunque vorrà usare le nostre tecnologie in buona fede”. “Il nostro vero competitor non è la manciata di auto elettriche prodotte al di fuori di Tesla, ma l’enorme flusso di vetture a gasolio che esce dalle fabbriche di tutto il mondo ogni giorno”, ha aggiunto.
L’imprenditore di origini sudafricane, 48 anni a giugno, ha fondato Tesla nel 2003 con la promessa di non fermarsi “finché ogni auto sulla strada non sarà elettrica”. Ha investito molto nell’energia da fonti rinnovabili, riuscendo a costruire la batteria agli ioni di litio più grande al mondo, e crede che persino nello spazio si debba essere sostenibili: per questo ha inventato il primo razzo spaziale “riciclabile”, che per trasportare i satelliti in orbita può effettuare più viaggi.
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