Apre a Milano il primo store italiano della Tesla, la casa automobilistica americana produttrice della prima supercar elettrica: la Tesla Roadster Sport. Lo showroom, il diciasettesimo nel mondo, servirà tutti i clienti Tesla in Italia e tutti i potenziali clienti interessati a provarla. Dal baricentro basso, come richiede una sportiva che si rispetti, ha il cambio automatico. Cruscotto e comandi sono assolutamente spartani, se si esclude il navigatore integrato. È nel baule che si nasconde il vero segreto della Roadster: il pacco batterie, composto da 6.831 celle al Litio, simili a quelle dei computer portatili e il “cervello” dell’auto, quello che controlla carica, potenza erogata, raffreddamento delle batterie. Lo spazio rimanente è quello per una borsa da viaggio o come sottolineato da uno dei dipendenti americani Tesla Motors: “Fatto apposta per la borsa da golf, ferri inclusi”. Una volta saliti si avvia il motore elettrico tramite chiave e si imposta il modo di guida: sportivo o meno, con traction control inserito, visto che si è in città. Il cambio automatico si trova nella corsia centrale e una volta selezionato il tasto Drive, si è pronti per partire. Sembra di stare in un videogame. Niente rombo del motore e un’accelerazione costante, che toglie letteralmente il fiato. La Roadster Sport raggiunge infatti i 100 km/h in 3,7 secondi e può percorrere 400 metri in 12,6 secondi. Un record assoluto per un’elettrica. Dall’interno dell’abitacolo la vista è abbastanza spaziosa, se si toglie il fatto di essere seduti quasi a livello terra. Ma ciò che colpisce è il leggero sibilo che si percepisce mentre si accelera: “Non è il motore – spiega uno dei tecnici a fianco – è il rumore del cambio che cambia marcia”. All’esterno invece l’unico rumore che si avverte, con buona pace degli amanti dei motori a scoppio, è quello dei solchi dei pneumatici che si aggrappano all’asfalto, inchiodando l’auto alla strada come in un binario. La Tesla può essere caricata con le uscite di corrente convenzionali di tutto il mondo, incluse le prese da 120 e 240 volt americane, europee ed asiatiche. Ed è qui che sta uno dei punti di forza: la durata di una carica è certificata in 340 km. Un cliente tedesco, sceso per l’iniziativa ne ha percorsi, documentando con una foto, 240. Con un passo di montagna alle spalle. Altro record. Il prezzo di partenza consigliato dalla casa madre è di 99mila euro esclusi IVA, altre imposte o incentivi. Non certo alla portata di tutti, ma un sicuro investimento per la mobilità di domani.