![Leggera, semplice, compatta: cosa offre la nuova Dacia Spring, l’elettrica accessibile che ha conquistato l’Europa](https://cdn.lifegate.it/y3NZ_z_SwlfS-bRKc1RKRbUIIYw=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg, https://cdn.lifegate.it/aW38donedWm0TL4aVqdBwq3ZuFE=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg 2x)
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
Un’indagine di Euroconsumers rivela un’attenzione ancora bassa rispetto al tema delle emissioni. Ma il 31 per cento valuta l’acquisto di un’auto ibrida.
Le emissioni, queste sconosciute. Oltre la metà degli automobilisti italiani sono disinformati circa gli impatti ambientali dei propri veicoli. E in fase di acquisto, la variabile economica incide decisamente più di ogni altro aspetto. L’inchiesta è stata condotta, nell’ambito di un progetto dell’Unione Europea, da Euroconsumers, gruppo di organizzazioni di consumatori di cui Altroconsumo fa parte con Ocu (Spagna), Deco Proteste (Portogallo) e Test-Achats (Belgio), Sw (Germania) e Ufc (Francia).
Attraverso il coinvolgimento di 9.000 cittadini europei, 2.200 dei quali italiani, il lavoro ha fotografato il livello di informazione e di interesse dei consumatori sull’impatto ambientale della mobilità, nonché sulle intenzioni di acquisto future. E i risultati del nostro Paese non sono lusinghieri: il 54 per cento degli intervistati non ha idea delle emissioni nocive che produce usando l’auto e il 64% di coloro che dichiarano di conoscerle, non sa rispondere con precisione a domande specifiche sulle emissioni di CO2 del proprio veicolo. In fase di acquisto, l’aspetto economico è il valore di cui i consumatori tengono maggiormente conto: è il criterio più importante per il 46 per cento, seguito dal brand dell’auto (12 per cento) e poi dal design e dall’estetica (9 per cento).
Altroconsumo ha sondato anche quali potrebbero essere le scelte e le leve decisionali degli intervistati per quanto riguarda l’acquisto della loro prossima auto. Uno su dieci sostiene che abbandonerà le quattro ruote e, alla domanda “L’ambiente conterà di più in futuro?”, la metà ha risposto sostenendo che questo aspetto ricoprirà una certa influenza. Una discreta propensione verso opzioni più sostenibili arriva dal 31 per cento che si dichiara intenzionato ad acquistare un’auto ibrida (e il 10 per cento un’ibrida ricaricabile), un dato che crolla al 9 per cento per quanto riguarda i veicoli elettrici; al contempo, il 18 per cento e il 16 per cento continueranno a scegliere rispettivamente motori a benzina e diesel.
“Abbiamo inviato una lettera al Governo – spiega il direttore generale di Altroconsumo, Alberto Pirrone – per attirare l’attenzione sui diversi problemi legati all’utilizzo di auto elettriche che limitano i consumatori nell’adozione di comportamenti e scelte di acquisto più ecologiche, e per sottolineare la necessità di un intervento istituzionale volto a facilitare il passaggio a comportamenti più green attraverso un ripensamento dei sistemi e delle strutture di mobilità”. Per aumentare nei consumatori la consapevolezza del proprio impatto sul pianeta, l’associazione ha recentemente lanciato Mile21, un progetto europeo cofinanziato dal programma Life+ dell’Ue. Grazie a questa iniziativa è possibile calcolare e tenere monitorati i consumi e le emissioni di Co2 della propria automobile e ricevere consigli su come migliorare le proprie abitudini di guida, riducendo gli impatti ambientali e risparmiando sui costi di utilizzo e di manutenzione.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
L’Italia dell’auto vista dalla Cina? “Un meraviglioso Paese”. Il colosso cinese Chery approda in Italia. E mentre l’Europa riscopre il protezionismo, marchi (per ora) sconosciuti tessono alleanze strategiche.
La prima Alfa Romeo elettrica della storia punta tutto sul piacere di guida. Non è ancora l’addio ai fossili, ma per il marchio è una svolta epocale.
La Mini più grande della storia per la prima volta anche elettrica. La Countryman punta così a conquistarsi un ruolo di auto per la famiglia. Vediamo con che esito.
Dopo il trasloco del 2024 da Roma a Misano, il prossimo anno la Formula E non farà alcuna tappa nel nostro paese. È un addio o un arrivederci?
Le ibride nel mese guadagnano 5,4 punti e superano il 40% di share. Piacciono soprattutto suv e crossover, con Nissan Quashqai sul secondo gradino del podio; cosa offre il nuovo modello.
Chiamatele giardinette, familiari o shooting brake. Alternative a suv e crossover, cresce l’offerta di station wagon elettriche che uniscono praticità, stile ed efficienza. Come la Bmw i5 Touring
La mobilità elettrica sempre più una scelta strategica anche per le piccole imprese. Oltre ai vantaggi ambientali e i minori costi operativi, crescono i servizi offerti dai costruttori. Ultimo esempio quello di Ford.
I fondi per le auto elettriche sono terminati in meno di un giorno. Cresce l’interesse degli italiani ma in molti sono rimasti tagliati fuori dalla misura.