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Arriva dai concessionari in questi giorni e promette un’autonomia di oltre 300 chilometri. Compatta, con un motore da 136 cavalli e una batteria da 50 kWh, Mokka-e è un’elettrica molto agile. L’abbiamo guidata.
Opel rilancia Mokka, il crossover compatto della gamma. E questa volta, oltre ai motori benzina e diesel (che rimangono, ma più efficienti), si aggiunge l’attesa versione solo elettrica. Attesa perché Mokka-e, diventa il modello che, insieme a Corsa-e, rappresenta il nuovo corso del marchio tedesco che, ricordiamo, da poco fa parte di Stellantis, il quarto gruppo automobilistico al mondo in cui sono confluiti i marchi di Fca e della francese Psa.
Opel, entro la fine dell’anno avrà in listino nove modelli fra ibridi, plug-in o completamente elettrici, un elenco che, oltre alla citycar Corsa-e include il suv ibrido plug-in Grandland X e il furgone elettrico Vivaro-e. Uno scenario in cui il nuovo crossover Mokka-e avrà un ruolo di primo piano, visto che arriva in un momento in cui nel mercato della auto elettriche, in forte crescita, proprio i suv compatti come Opel Mokka, o possibili rivali come Hyundai Kona, sono fra i modelli più richiesti.
Da vedere non è molto diversa dalle versioni con motori endotermici: nuova griglia anteriore, fari ridisegnati (e molto più efficienti, come vedremo a breve), una linea che in genere abbassa il coefficiente di resistenza aerodinamica (che passa dallo 0,35 del precedente modello allo 0,32) e ripropone gli sbalzi anteriori e posteriori corti. Era già piacevole prima da vedere, adesso è anche meglio. Ma gli aspetti più rilevanti (e interessanti) sono quelli che non si vedono. Ossia la batteria da 50 kWh, il motore elettrico da 100 kW (136 cavalli) di potenza massima e l’autonomia elettrica, fino a 324 chilometri secondo quanto dichiarato da Opel.
Mokka-e utilizza gli stessi motore e batteria di Peugeot e-2008 e DS 3 Crossback E-Tense, con la quale condivide la piattaforma. La trazione è anteriore, il “cambio” a velocità singola, e il sistema di ricarica supporta sia i sistemi da 7 kW, sia le colonnine fast CC da 100 kW permettendo una ricarica dell’80 per cento in 30 minuti. Tempi che salgono a oltre 5 ore per chi installa in garage una wallbox da 11 kW e a un’intera notte se si opta per la normale presa domestica.
Tre le modalità di guida: Normale, Eco e Sport. Quasi tre auto diverse da guidare. Il motore elettrico spinge forte, per passare da 0 a 50 km/h bastano 3,7 secondi, 9 per arrivare da 0 a 100 km/h. Ma dipende molto dalla modalità scelta. Se si sceglie Eco la potenza si riduce a circa 80 cavalli, a favore di una maggiore efficienza energetica; una scelta che permette di prolungare il più possibile l’autonomia. I 136 cavalli di potenza massima sono disponibili solo in Sport; anche in questo caso la differenza è molto avvertibile perché questa modalità modifica anche la risposta dell’acceleratore (che diventa più pronta) e lo sterzo, più preciso e reattivo.
Quello che colpisce di più su Mokka-e rimane l’accelerazione, migliore se paragonabile alla versione a benzina (rispetto alla quale la versione elettrica è più pesante di 300 chili, non pochi…), e capace di far quasi slittare le ruote al semaforo se non si dosa bene la potenza. Certo, come su tutte le auto elettriche, anche qui si impara presto che troppe accelerate si pagano con una rapida perdita di autonomia; per fortuna il dato è sempre ben visibile sul cruscotto dove l’indicatore aggiorna istantaneamente la stima dell’autonomia in funzione della modalità di guida scelta. Alla fine, per non sbagliare, la scelta ricade quasi sempre su Eco… C’è però un ulteriore rimedio, ossia premere il pulsante “B” che aumenta la quantità di energia rigenerata dai freni. Nell’uso reale, l’autonomia di Mokka elettrica si aggira attorno ai 260 chilometri. La velocità massima è di 150 km/h, ma è meglio non esagerare.
Il comfort delle sospensioni, seppur tendente al rigido, è buono, anche su tombini e pavè. Lo spazio a bordo è buono, simile alle versioni a benzina, con l’elettrica che perde un po’ di spazio (310 litri contro 350) nel bagagliaio, che ha anche una soglia di accesso leggermente più alta. Il silenzio rimane uno degli aspetti più apprezzabili di Mokka-e, anche a velocità autostradali.
Fra gli elementi più nuovi di questa seconda generazione del crossover Opel spicca sicuramente il nuovo cruscotto digitale, composto da un quadro strumenti da 12 pollici e uno schermo touchscreen centrale da 10 pollici. Il risultato è una percezione sempre chiara di tutte le funzioni di bordo, con il cruscotto rivolto verso il lato guida; pulsanti e levette sono ridotti al minimo, molti comandi si azionano anche solo con la voce. L’interfaccia utente è abbastanza chiara e Apple CarPlay e Android Auto sono entrambi disponibili.
Fra le dotazioni Adas, ossia di sistemi di assistenza alla guida, Mokka elettrica offre molto: dal sistema di avviso di collisione frontale con frenata automatica di emergenza e rilevamento pedoni al rilevatore di stanchezza, fino al riconoscimento dei cartelli stradali e al cruise control adattivo.
Ma l’innovazione più interessante, soprattutto perché migliora di molto la sicurezza durante la guida notturna, sono i fari adattivi a matrice IntelliLux; grazie ai 14 led, questi fari sono capaci di adattarsi in tempo reale alla strada, mantenendo sempre la massima potenza senza abbagliare gli altri veicoli; nel nostro test diurno non abbiamo avuto modo di provarli, ma conosciamo questa tecnologia e vi assicuriamo che, seppur richiedano un investimento extra (600 euro), si tratta di un investimento di grande valore. Infine, il prezzo di Opel Mokka-e, che parte da 34mila euro, da cui detrarre incentivi ed eventuale Ecobonus.
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