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Il 2017 è l’anno più secco degli ultimi due secoli, che ha causato un grave allarme siccità in Italia. A ottobre, che solitamente è uno dei mesi più piovosi dell’anno, in alcune città non si è vista neanche una goccia d’acqua.
Il mese di ottobre non solo ha fatto registrare temperature insolitamente calde, ma anche un drastico calo delle precipitazioni rispetto alla media: solo il 22 per cento della pioggia prevista è arrivata in quello che dovrebbe essere il mese più piovoso dell’anno. Città come Torino e Imperia non hanno assistito ad alcuna precipitazione, mentre a Milano, Genova, Firenze e Napoli sono caduti soltanto 10 millimetri di acqua, come riporta il sito di meteorologia 3Bmeteo.com.
Secondo un’indagine di Coldiretti lo stato di riempimento dei laghi italiani è ai minimi storici: si passa dal 26% del Lago di Garda al 18% del Lago Maggiore, fino al 6,5% di quello di Como. Anche il livello del fiume Po è bassissimo, al Ponte della Becca si attesa a -3,14 metri. La situazione in Italia è grave già da molti mesi: il 2017 è l’anno meno piovoso degli ultimi due secoli. Daniele Berlusconi di 3Bmeteo.com spiega che “dall’inizio dell’anno soltanto i mesi di gennaio e settembre hanno visto precipitazioni lievemente superiori alla norma, mentre tutti i restanti otto mesi hanno fatto registrare scarti negativi anche molto importanti” (-82 per cento ad agosto).
Diverse regioni quest’estate hanno dichiarato lo stato di calamità per l’emergenza siccità, prima fra tutte la Calabria, mentre a Roma è scattato il razionamento dell’acqua potabile che ha permesso, secondo l’azienda Acea, di azzerare i prelievi dal lago di Bracciano già dallo scorso 14 settembre. Anche in Puglia la disponibilità di acqua è sempre più ridotta e dal 10 novembre le misure anti spreco verranno ulteriormente rafforzate.
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La siccità ha causato gravissimi danni all’agricoltura, mentre il caldo ha portato a fioriture autunnali anomale e al proliferare di insetti. I terreni sono rimasti asciutti e si è verificato un aumento degli incendi, che recentemente hanno bruciato vaste zone boschive del Piemonte e richiesto l’evacuazione di molte frazioni. “È chiaro che è in corso da noi una modificazione del regime meteoclimatico, per questo è urgente un piano di azione di adattamento alla siccità”, ha dichiarato al Corriere della sera Anna Luise, esperta di desertificazione dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
È dello stesso parere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha dichiarato che “soltanto attraverso un’opera attenta di capillare manutenzione, di interventi programmati, di adeguamento continuo alle mutate circostanze” si potrà garantire un utilizzo continuo e sicuro di una risorsa importante come l’acqua. Fortunatamente per il mese di novembre è previsto un aumento delle precipitazioni in tutto il paese, che si spera possa dare tregua alle regioni più asciutte e migliorare la qualità dell’aria nelle città più inquinate.
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