
A Bologna dal 10 al 13 settembre, il primo atto di Resilienze festival: la semina.
A Bologna dal 10 al 13 settembre, il primo atto di Resilienze festival: la semina.
Dal 10 al 13 settembre alle Serre dei Giardini Margherita di Bologna, si svolge il primo atto di Resilienze Festival, il festival nato per appassionare i cittadini ai temi ambientali attraverso narrazioni ed esperienze creative e artistiche. Ideato e prodotto da Kilowatt, il progetto ha l’intento di parlare delle grandi trasformazioni planetarie, mostrando le interazioni, i legami e le connessioni tra ambiente, società, economia e cultura.
La nuova edizione è dedicata ai Legami invisibili: le tantissime connessioni che non si vedono, quei fili invisibili che ci uniscono al nostro ecosistema e determinano a tutti i livelli i delicati equilibri tra gli esseri viventi. Ancor più in questo momento storico, infatti, diventa di fondamentale importanza interrogarsi e soffermarsi su quanto questi fili siano così facili da rompere, con conseguenze disastrose e un grande bisogno di cura, attenzione, innovazione e coraggio.
Arrivato alla sua quarta edizione, quest’anno il festival cambia passo, allungando la sua durata nell’arco delle stagioni – da settembre 2020 a maggio 2021 – attraverso uno sviluppo in tre atti: Semina, Cura del terreno, Raccolta. Così, proprio come suggerisce il nome, il festival segue e accoglie il cambiamento epocale in atto in questi ultimi mesi, affrontando questa nuova fase con la calma e la pazienza del contadino.
Questo primo atto, ossia l’edizione di settembre, si sviluppa nel corso di quattro giornate ricche di incontri, dibattiti, installazioni artistiche, presentazioni di libri, workshop, proiezioni, concerti e degustazioni per esplorare, attraverso i linguaggi dell’arte, quei fili invisibili che ci uniscono al nostro ecosistema. Insieme ai numerosi ospiti, si inizierà a tirare i primi fili invisibili e a piantare i primi semi del dibattito che ci accompagnerà poi fino a maggio 2021.
L’edizione è stata pensata per muoversi su un doppio binario: da un lato il festival live con i suoi talk, incontri, proiezioni, performance e installazioni artistiche; dall’altro una dimensione di fruizione e aggregazione on-line con dirette streaming sul sito resilienzefestival.it e pillole video per permettere a un pubblico più ampio di partecipare.
Gli atti successivi saranno Coltivare con cura, da novembre ad aprile 2021, in cui i semi piantati verranno annaffiati attraverso appuntamenti ricorrenti e grazie alla messa online di una nuova piattaforma web che ospiterà tutti i contenuti prodotti in occasione di Resilienze, e Il Raccolto, a maggio 2021, quando con l’arrivo dell’estate si tornerà all’aria aperta per la quinta edizione del festival che rappresenterà il momento del raccolto.
Quattro i format che caratterizzano i vari incontri della manifestazione: Percezioni, dedicato all’arte che si interroga sui grandi cambiamenti e per cui vengono presentate, grazie alle partnership con Hera e con il main sponsor Alce Nero, tre opere di realtà aumentata e quattro di realtà virtuale; Sguardi, in cui cinema e fotografia raccontano storie che ci mettono di fronte ai grandi cambiamenti della nostra epoca; Sperimentazioni, ossia esplorazioni sensoriali tra laboratori, workshop ed elaborazioni a cura di studiosi e creativi; Narrazioni, una serie di incontri, talk tematici, presentazioni di libri e fumetti.
Nell’ambito di quest’ultimo format Narrazioni, segnaliamo sabato 12 settembre alle 10.00, l’incontro dal titolo “I fili invisibili dell’informazione ambientale”. Gli ospiti Rosy Battaglia, data e civic journalist e ideatrice di Cittadini Reattivi, Rudi Bressa, giornalista ambientale e scientifico, il giornalista Luca Martinelli e Carla Fanzone di Fanpage.it, discuteranno insieme di come il dibattito sui cambiamenti climatici e le grandi trasformazioni ambientali abbia subito una forte deviazione a causa della pandemia di Covid-19 e delle sfide che si prospettano per la comunicazione ambientale in futuro.
Sempre sabato 12 settembre, ma alle 20.00, l’incontro “Insetti alla conquista del mondo. Storie (sanguinose) di biodiversità e resilienza”, con gli entomologi CAA Romeo Bellini e Roberto Ferrari che alzeranno il sipario su una lotta che chiama in causa tutti i cittadini, mettendo in scena chi in prima linea affronta ogni giorno cimici esotiche, zanzara tigre e altri insetti invasivi, cercando di carpirne i più intimi segreti.
È possibile consultare il programma completo sul sito ufficiale del festival.
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