Andrea Pastorelli, direttore generale di Teach for Italy, spiega come giovani talenti possano diventare agenti di cambiamento nelle scuole svantaggiate.
Facebook e Oculus Rift stravolgono il crowdfunding
A fine marzo si è verificato un fatto che probabilmente cambierà il mondo del crowdfunding per sempre. Si tratta del caso Oculus Rift: un dispositivo per la realtà virtuale in 3D che nel 2012 su Kickstarter ha raccolto 2,4 milioni di dollari in trenta giorni a dispetto di un target originario di 250mila. La società
A fine marzo si è verificato un fatto che probabilmente cambierà il mondo del crowdfunding per sempre. Si tratta del caso Oculus Rift: un dispositivo per la realtà virtuale in 3D che nel 2012 su Kickstarter ha raccolto 2,4 milioni di dollari in trenta giorni a dispetto di un target originario di 250mila.
La società è stata venduta a Facebook per l’astronomica cifra di 2 miliardi di dollari. Mentre soci fondatori e venture capitalist portano a casa un profitto clamoroso, i 9.588 sostenitori che hanno versato i soldi per trasformare il progetto imprenditoriale in realtà non vedranno nemmeno un centesimo e si dovranno accontentare del solo dispositivo, disponibile in un futuro imprecisato.
Questa è la natura del crowdfunding reward-based: i sostenitori ricevono soltanto una ricompensa il cui valore non supera quello della somma donata oppure preacquistano un prodotto consentendo all’impresa di andare in produzione soltanto a break even garantito. L’evoluzione del modello reward-based è l’equity crowdfunding, nel quale i sostenitori acquistano una quota del business del proponente; se i sostenitori di Oculus Rift avessero sottoscritto quote della società, avrebbero avuto una cospicua fetta del grosso profitto realizzato con la cessione a Facebook.
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Si chiamava Saly, aveva cinque anni. Nello scatto vincitore del World press photo 2024, il concorso di fotogiornalismo più importante al mondo, non si vede un centimetro del suo corpo senza vita. E non si vede nemmeno il volto della zia, Ines Abu Maamar, che lo stringe forte a sé. Mohammad Salem, fotografo dell’agenzia Reuters,
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