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La startup food-tech Foorban offre diverse soluzioni per la pausa pranzo in ufficio, all’insegna della semplicità e della sana alimentazione.
La pausa pranzo durante la giornata di lavoro è spesso percepita come un problema: l’ufficio non ha una mensa o non si sa dove andare a mangiare, la scelta è poca così come la varietà nel cibo, i tempi per farsi servire sono lunghi. Insomma, si finisce per mangiare sempre le stesse cose, magari di media qualità eppure costose. Molti ovviano al problema portandosi il pranzo da casa, ma prepararlo con anticipo è un impegno.
Foorban vuole rivoluzionare il modo di pensare alla pausa pranzo in ufficio. Per questo offre alle aziende soluzioni flessibili, semplici da installare e utilizzare, adattabili a realtà più o meno grandi. Soprattutto, mette a disposizione cibo vario, gustoso e bilanciato, in un’epoca in cui lo stile di vita sano è tornato a essere al centro delle scelte aziendali ed è considerato anche come benefit per i collaboratori.
La startup, ora già ben avviata, è nata dall’idea di Stefano Cavaleri, Marco Mottolese e Riccardo Pozzoli e per la sua attenzione al benessere delle persone è entrata nell’ecosistema di LifeGate Way, la controllata del gruppo che si occupa di startup sostenibili.
Le soluzioni Foorban sono declinabili in base al numero dei dipendenti, dello spazio a disposizione o dei servizi che l’azienda vuole offrire.
L’ideale per le piccole e medie imprese è il Foorban fridge, un frigorifero smart che occupa solo 1 mq e presso il quale si possono acquistare prodotti a qualsiasi ora della giornata. Attraverso un’app è possibile verificare i piatti disponibili, consultando per ciascuno di essi gli ingredienti, le proprietà nutritive e gli allergeni. Una volta effettuato il pagamento direttamente con lo smartphone, la porta del frigorifero si apre e si può prelevare il prodotto. L’impegno logistico richiesto all’azienda è pressoché nullo, visto che Foorban si occupa di rifornire il frigorifero e cambiare il menu, monitorando i consumi attraverso i dati di acquisto. Sull’app si possono caricare i buoni pasto e l’azienda può contribuire alle spese assegnando i crediti in denaro ai dipendenti.
Per le aziende di grandi dimensioni Foorban ha ideato uno spazio interamente dedicato al cibo, progettato ad hoc, dotato di caffetteria e senza cucina (cosa che semplifica l’installazione). Per gli uffici che richiedono maggiore flessibilità è disponibile anche un servizio di delivery.
Grazie alla tecnologia, i dati di vendita e consumo vengono monitorati per minimizzare gli sprechi. Ci sono però variabili che non è possibile controllare completamente, dal tempo atmosferico che incide sulla voglia di uscire a pranzo, allo smart working che fa oscillare il numero delle presenze in ufficio. È impossibile quindi azzerare completamente gli sprechi, ed è a questo punto che entrano in gioco le partnership con Banco alimentare, che dona pasti a chi ne ha bisogno, o Too good to go, per mettere in vendita le rimanenze a un prezzo molto basso.
Ogni settimana uno chef e da una nutrizionista mettono a punto un menu sano e di stagione, capace di soddisfare le diverse esigenze alimentari: piatti unici bilanciati, ricette della tradizione italiana o etniche, pietanze per vegani e vegetariani, proposte leggere e pensate per chi fa sport, oltre a tramezzini gourmet, zuppe, barrette proteiche e frutta.
La tecnologia permette alla startup di rendere flessibile e interessante la propria proposta e di creare un engagement con i consumatori. In fase di avviamento Foorban svolge infatti un’analisi dei gusti dei clienti, così da definire l’assortimento in modo partecipato. Il team in ufficio viene coinvolto anche attraverso momenti di educazione alimentare, webinar o occasioni di confronto sul cibo.
Foorban aiuta le aziende che vogliono ottenere la certificazione Well, basata su uno standard che valuta la salute e il benessere delle persone quando si trovano all’interno degli edifici.
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