Francesco Clemente 1978-1990

Paolo Curti/AnnaMaria Gambuzzi; Co.Via Pontaccio, 19 Milano. Fino al 30 marzo.

Le opere presentate in questa mostra sono eseguite con diverse
tecniche: si distinguono per qualità i pastelli su carta
realizzati nella prima metà degli anni ?80, ma compaiono
anche l?olio, la gouache, il carboncino a testimoniare il
poliedrico utilizzo di mezzi espressivi adottati dall?artista.

Francesco Clemente è napoletano di nascita e nomade per
vocazione, ha viaggiato parecchio anche in India e ha sviluppato
un felice cortocircuito fra Oriente e Occidente. Nelle opere
è spesso evocata la presenza fisica dell?artista, del suo
corpo come strumento attraverso il quale si stabilisce una
relazione osmotica tra l?Io creativo e il resto del mondo, l?Altro
da Sé: l?artista è lì attraverso cui in uno
proprio corpo attraverso cui, in uno scambio costante tra interiore
e esteriore, tra fisico e psichico, si creano reazioni tra culture,
storie, pensieri diversi.

In particolare, molto interessanti, è una serie di
diciotto tavole Story of my country realizzate a china e
gouache su carta, con un tratto talmente preciso da sembrare una
miniatura. Un?opera raffinata e fantastica con immagini di chiaro
influsso orientale commissionate dall?artista ad artigiani indiani
che hanno eseguito l?opera con la supervisione dell?artista.

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