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In uno zoo francese un rinoceronte bianco è stato trovato ucciso a colpi di arma da fuoco e il corno asportato con la motosega.
La sopravvivenza dei rinoceronti è gravemente minacciata dai bracconieri che uccidono queste enormi e antiche creature per via del loro corno che, grazie all’enorme domanda, ha un valore che può raggiungere i 60mila dollari al chilo. Ad essere in pericolo non sarebbero solo i rinoceronti selvatici che vivono in Africa, uccisi all’insostenibile ritmo di un migliaio all’anno, per la prima volta infatti un rinoceronte è stato ucciso per il suo corno in Europa.
La vittima si chiamava Vince ed era un giovane rinoceronte bianco (Ceratotherium simum) di quattro anni detenuto nello zoo di Thoiry dal 2015, vicino Parigi. Secondo le prime ricostruzioni della polizia uno o due uomini armati si sarebbero introdotti nella notte tra il 6 e il 7 marzo nello zoo, forzando il portone della struttura, e avrebbero ucciso l’animale con tre colpi d’arma da fuoco alla testa, per poi amputargli un corno, probabilmente con una motosega.
Il secondo corno era invece ancora attaccato, anche se parzialmente segato, sul corpo dell’animale, si suppone quindi che i criminali siano stati costretti a fuggire anzitempo. Proprio questa fuga precipitosa potrebbe aver salvato la vita a Gracie e Bruno, gli altri due esemplari di rinoceronte bianco rinchiusi nello zoo francese. “È possibile che non abbiano avuto il tempo di attaccare gli altri animali”, ha affermato una fonte riportata dal quotidiano francese Le Parisien.
Quello di Vince è il terzo caso in pochi giorni di animali uccisi negli zoo. Il primo è stato Gustavito, ippopotamo dello zoo di San Salvador che si riteneva fosse morto in seguito alle gravi ferite riportate dopo l’aggressione da parte di ignoti, anche se l’autopsia sul corpo dell’animale avrebbe rivelato un’altra verità. Poi è stato il caso del coccodrillo nello zoo di Tunisi, ucciso da un pietra lanciata da alcuni visitatori. Queste drammatiche storie confermano ancora un volta l’inutilità degli zoo, strutture che hanno perso ogni finalità educativa e che costringono migliaia di animali ad una vita di noia e segregazione.
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