Gap year, un anno sabbatico all’estero fa bene alla persona e alla carriera

Prendersi un gap year, o anno sabbatico, significa vivere un’esperienza che cambierà il futuro sotto vari punti di vista, lavorativi e non.

Sempre più giovani diplomati o neolaureati scelgono di partire per un gap year, o anno sabbatico, alla volta di nuove esperienze di studio, lavoro o volontariato all’estero. Un’abitudine in continua crescita che presenta effetti positivi sulla persona e, naturalmente, anche sul curriculum.

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La tendenza a prendersi un anno sabbatico interessa anche i lavoratori, seppur in quantità minore rispetto ai giovani studenti ©Ingimage

Quali sono i benefici di un anno sabbatico

Il gap year è una tendenza, molto diffusa in Inghilterra e negli Stati Uniti, che ha ormai preso piede anche da noi in Italia, grazie ad agenzie specializzate in soggiorni linguistici come Esl. Non si tratta di una semplice vacanza all’estero, bensì di un’esperienza lavorativa all’estero per l’apprendimento di una lingua straniera e non solo. Intraprendere un viaggio a lungo termine per studiare, lavorare o prendere parte a un percorso di volontariato in un altro paese influisce positivamente sulla sfera personale, emozionale e relazionale di un individuo.

Gli aspetti fondamentali che entrano in gioco sono: il contatto con culture diverse che favorisce lo scambio di idee, l’adattabilità e il confronto all’interno di un contesto multietnico; la lontananza da casa e dagli affetti che aiuta a sviluppare capacità quali la gestione delle emozioni, la fiducia in se stessi e l’indipendenza.

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Il gap year è un’esperienza formativa che arricchisce sotto il profilo personale e aiuta a rendere le relazioni interpersonali più semplici © Unsplash

Il gap year fa curriculum

Oltre ai benefici personali, la decisione di trascorrere del tempo all’estero è considerata sempre più cruciale anche per la ricerca del lavoro. Nella fattispecie, i soggiorni di lunga durata stanno acquisendo una certa rilevanza agli occhi dei recruiters perché rappresentano un valore aggiunto per il candidato, il quale risulterà avvantaggiato sia per le competenze linguistiche che per tutte quelle soft skills fondamentali in un ambiente di lavoro. Le persone che hanno trascorso un lungo periodo all’estero dimostrano di aver sviluppato competenze quali l’analisi, lo spirito di iniziativa, la pianificazione e la capacità di prendere decisioni che vengono considerate importanti all’interno di qualsiasi azienda.

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Trascorrere un lungo periodo all’estero permette di sviluppare competenze che vengono considerate positivamente dalle aziende © Unsplash

Cosa fare durante il gap year

L’anno sabbatico è un investimento su se stessi e le attività da svolgere durante questa “pausa costruttiva” sono moltissime. È possibile, ad esempio, partecipare ad un progetto di volontariato in Sudafrica, mettere in pratica le proprie competenze di marketing in un’azienda di San Francisco o ripagarsi le proprie spese giornaliere con un agile lavoro part time in Inghilterra, Canada o Australia.

Un’agenzia specializzata come Esl – Soggiorni linguistici, propone programmi su misura e per ogni gusto ed esigenza. La formula Work & Study consente ad esempio di migliorare le proprie competenze linguistiche attraverso la pratica, vivendo al contempo un’entusiasmante esperienza di lavoro internazionale, da cui trarre preziosi insegnamenti che avranno valore per il resto della vita.

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