Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Gaza. Studenti costruiscono la prima auto solare palestinese
Nella Striscia di Gaza manca spesso l’energia elettrica. E i rifornimenti di carburante vengono decisi da Israele, dopo gli ultimi accordi di pace. Per questo due studenti dell’università di Gaza, Jamal Al Miqaty e Khalid Al Bardawil, ingegneri meccatronici, hanno realizzato la prima auto solare palestinese. https://www.youtube.com/watch?v=YHBuD86rj-E La due posti monta sul tetto e sul
Nella Striscia di Gaza manca spesso l’energia elettrica. E i rifornimenti di carburante vengono decisi da Israele, dopo gli ultimi accordi di pace. Per questo due studenti dell’università di Gaza, Jamal Al Miqaty e Khalid Al Bardawil, ingegneri meccatronici, hanno realizzato la prima auto solare palestinese.
https://www.youtube.com/watch?v=YHBuD86rj-E
La due posti monta sul tetto e sul retro due pannelli fotovoltaici che sfruttano l’energia solare per trasformarla in elettricità e fornire energia al motore della piccola auto. Ispirati dalla costante mancanza di elettricità e dalla carenza di gasolio, i due studenti hanno messo a punto le proprie conoscenze per realizzare un prototipo funzionante.
“Abbiamo voluto costruire questo veicolo come han fatto anche altre università europee. Per diffondere la conoscenza e la cultura dell’energia solare. Questo è il primo progetto nella Striscia di Gaza di un veicolo dalla A alla Z che funziona ad energia solare”, ha raccontato Amer a The Express Tribune.
Un’auto solare nella Striscia di Gaza
Ciò che stupisce è che i due ragazzi hanno dovuto costruire il motore praticamente da zero. I due raccontano infatti che a Gaza è impossibile trovare un motore a corrente continua e che nessuno sapeva come realizzarne uno. “Abbiamo dovuto prendere un motore e trasformalo, con cambiamenti non facili da realizzare”, ha dichiarato Al Miqaty.
I black out a Gaza sono all’ordine del giorno: alcune agenzie internazionali riferiscono che oggi nella Striscia arriva metà della richiesta di energia elettrica. Tanto che questo determina la vita sociale degli abitanti: negozi, case, attività vivono in base ai tempi in cui c’è l’elettricità.
Vien da sé che poter sfruttare le energie rinnovabili, nello specifico il solare, potrebbe fornire una parte di indipendenza energetica anche ai palestinesi. “Se questo progetto verrà implementato, potremmo ridurre la nostra dipendenza dall’energia israeliana”, ha detto Al Miqaty, come riporta l’Express Tribune. “Speriamo che il prototipo possa essere commercializzata a breve e che tutta la Striscia di Gaza possa beneficiarne”.
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