I paesi del Golfo colpiti da un evento meteorologico estremo. Dubai sommersa, almeno 18 morti nell’Oman, disagi anche in Qatar e Bahrein.
La Germania vuole aumentare le tasse sui biglietti aerei del 74 per cento
Il governo della Germania punta ad ottenere 740 milioni di euro all’anno. Che saranno utilizzati per abbassare l’Iva sui biglietti dei treni.
Il governo della Germania punta ad aumentare di circa il 74 per cento le tasse sui tragitti aerei di breve durata. Una misura particolarmente forte, che punta a disincentivare gli spostamenti per i quali esistono alternative molto meno dannose in termini di emissioni di gas ad effetto serra. La proposta di legge, inoltre, non risparmia neppure le tratte a medio raggio, superiori a 2.500 chilometri.
NEWS: Germany’s increased flight taxes are planned to enter effect in April which will see all fares rise ~28%, whether domestic or long-haul
(1/2) pic.twitter.com/FjaRIbVTY9— Toby’s Aviation (@TobysAviation) October 17, 2019
L’Iva sui biglietti dei treni dovrebbe scendere dal 19 al 7 per cento
Se il testo verrà approvato definitivamente, la normativa entrerà in vigore a partire dal mese di aprile del 2020. Lo stato, a quel punto, imporrà il pagamento di 13,03 euro su ciascun acquisto di biglietti per voli di breve durata (oggi la cifra è di 7,50 euro). Per i voli di lunghezza compresa tra 2.500 e 6.000 chilometri, la tassa sarà invece di 33,01 euro (contro gli attuali 23,43 euro).
Per le tratte ancora più lunghe, invece, la tassa passerà da 42,18 a 59,43 euro. Ma non si tratta, almeno stando agli annunci del governo di Berlino, unicamente di una nuova fonte di finanziamento per le casse pubbliche. L’idea è di riuscire ad ottenere 740 milioni di euro in più all’anno, cifra che sarà utilizzata per compensare un significativo calo dell’Iva sui biglietti dei treni. Che, a partire dal gennaio prossimo, scenderà dal 19 al 7 per cento.
Il ministro dell’Ambiente Svenja Schulze ha spiegato la necessità di effettuare tale ripensamento della tassazione sui trasporti con queste parole: “Non possiamo rischiare che la Germania non centri i propri obiettivi ambientali”. Un nuovo piano sul clima presentato nello scorso mese di settembre, infatti, dovrebbe consentire alla prima economia europea di cambiare marcia in materia di clima. Ciò sapendo che le promesse avanzate finora non saranno mantenute: il paese non riuscirà a diminuire le emissioni di CO2 del 40 per cento, come previsto, entro il 2020, rispetto ai livelli del 1990.
La Germania non ha rispettato le promesse avanzate finora sul clima
Il nuovo obiettivo è di arrivare ad un calo del 55 per cento entro i prossimi dieci anni, sempre rispetto al 1990. Facendo al contempo salire la quota di produzione di energie da fonti rinnovabili al 65 del totale, nello stesso periodo di tempo. Per farlo, però, sarà instaurato un nuovo sistema di scambio di quote di emissioni, simile al meccanismo Ets europeo, che tuttavia non ha dato tutti i frutti sperati.
Germany will drastically increase its tax on airline tickets https://t.co/tbj9jQDHCL
— Climate Safe Travel (@lessflying) October 17, 2019
Anche per questa ragione, va detto che il piano climatico nel suo complesso – frutto di complessi negoziati tra le componenti conservatrici e socialdemocratiche della coalizione di governo – è stato giudicato poco ambizioso dall’opposizione ecologista e da numerose associazioni ambientaliste.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il comune di Cantiano è stato travolto dalle alluvioni nelle Marche del 2022. Dopo un anno e mezzo, ne paga ancora le conseguenze. Ne parliamo col sindaco.
Diritto alla vita è anche protezione dalla crisi climatica, lo ha stabilito la Corte suprema indiana
La Corte suprema indiana ha aggiornato e allargato il concetto di diritto alla vita, includendovi quello a difendersi dagli impatti della crisi climatica.
Quello di quest’anno è il mese di marzo più caldo mai registrato, ben 1,68 gradi al di sopra dei livelli pre-industriali. I dati del servizio Copernicus.
La Corte europea dei diritti dell’uomo si esprime il 9 aprile su tre cause per spingere i governi ad agire per la giustizia climatica.
Arriva una proposta di legge sul clima, condivisa dagli scienziati, che spinga l’Italia verso la decarbonizzazione. Passando anche da un nuovo fisco.
Uno studio ha analizzato le ondate di caldo estremo tra il 1979 e il 2020: i fenomeni sono più duraturi e si spostano più lentamente.
A Surajpura, nello stato del Rajasatan, negli ultimi 20 anni la siccità si è fatta pressante: con un muro di fango, gli abitanti sono tornati a vivere.
Uno studio della Nasa indica un’accelerazione inquietante dell’innalzamento del livello dei mari: siamo ormai a +9,4 centimetri rispetto al 1993.