I gilet gialli protestano a Parigi. Le foto prima e dopo gli scontri

La manifestazione e le proteste dei gilet gialli in Francia è diventata violenta sotto l’Arco di trionfo a Parigi. La polizia è intervenuta ma le proteste continuano.

Non si ferma la protesta dei gilet gialli in Francia, anzi sembra diventare ancora più violenta. Nel weekend a Parigi è andata in scena una manifestazione che è poi sfociata in degli scontri fra la polizia e i cosiddetti “gilets jaunes”. Ci sono stati almeno trecento arresti, con centodieci feriti fra cui venti agenti. Le proteste sono nate a fine novembre quando la notizia dell’aumento delle tasse sulla benzina ha fatto arrabbiare autotrasportatori e non solo. Dopo poco si è unita anche la gente comune che, indossando i gilet gialli da tenere per legge in auto in caso di incidente, è scesa in piazza per lamentarsi dell’aumento dei prezzi generale e per le difficili condizioni di vita.

Le parole di Macron

Dopo aver partecipato al G20 di Buenos Aires, in Argentina, il primo ministro francese Emmanuel Macron si è concentrato sul problema dei gilet gialli. “Gli autori di questa violenza non vogliono cambiare, non vogliono miglioramenti, vogliono il caos: tradiscono le cause che pretendono di servire. Saranno identificati e giudicati responsabili in tribunale”, ha scritto su Twitter Macron prima di ringraziare con altri messaggi la polizia e le forze dell’ordine impegnate a riportare l’ordine in tutta la nazione. Tornato in patria, Macron e il governo hanno deciso di sospendere l’aumento delle tasse sui carburanti, concedendo una temporanea vittoria ai “gilet jaunes”. Probabilmente però, le proteste andranno avanti, dato che manifestazioni simile sono già avvenute a Nizza, Marsiglia e in altre città. Durante la lotta contro la polizia, sono stati visti alcuni militanti “black block” fra le file dei gilet gialli e questo ha fatto pensare a una protesta organizzata o fomentata da alcune forze politiche estremiste. Gli esperti politici ed editorialisti francesi restano però convinti che le manifestazioni nascano dal basso, dovute a una crisi del potere d’acquisto della classe media dei cittadini. La contestazione ha ricordato a molti francesi lo sciopero generale del maggio del 1968, anche se già di recente Parigi è stata al centro di violenti scontri con le proteste della banlieue del 2005.

I paragoni fra gilet gialli e quadri Romantici

Intanto, osservando le foto delle proteste sotto l’Arco di trionfo nella capitale francese, a molti non è sfuggita la somiglianza con uno dei quadri più famosi della Francia. Su Twitter ci sono stati vari paragoni fra le immagini degli scontri di Parigi e il dipinto del 1830 La Libertà che guida il popolo di Eugene Delacroix, simbolo della nazione e massima espressione del movimento artistico Romantico iniziato nel 1800. Quadri a parte, ora toccherà al governo di Macron trovare una soluzione al problema che non sembra destinato a finire facilmente. La gente comune francese è in rivolta e i gilet gialli si faranno ancora sentire e vedere nelle strade.

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