
La street art ai tempi del coronavirus, le opere che raccontano la pandemia
La street art ha risposto alla pandemia con ironia, ma anche speranza. E tanto colore. Da Banksy a Tvboy, le opere che raccontano il coronavirus nel mondo.
La street art ha risposto alla pandemia con ironia, ma anche speranza. E tanto colore. Da Banksy a Tvboy, le opere che raccontano il coronavirus nel mondo.
La Louise Michel è la nave della missione umanitaria nel Mediterraneo finanziata dall’artista Banksy. Ha già salvato 89 vite e ora cerca un porto sicuro.
Lo street artist Banksy ha confermato che il nuovo murale apparso a Bristol in occasione di San Valentino è suo.
Una mostra è già in corso a Palazzo Ducale di Genova, la seconda è prevista a Ferrara in tarda primavera a Palazzo Diamanti. E la terza? In un centro commerciale. Banksy è dappertutto.
Colpisce ancora il misterioso street artist. Questa volta a Betlemme, in Palestina, con un’opera che rappresenta un presepe crivellato di colpi.
Babbo Natale è un clochard, si chiama Ryan e vive su una panchina di Birmingham: Banksy, l’ignoto artista di Bristol, svela la sua ultima creazione in un video toccante.
Le porte resteranno chiuse, il negozio rimarrà solo per due settimane e tutto quello che c’è dentro sarà acquistabile online. Gross domestic product è già sulla bocca di tutti.
Due bottiglie galleggianti nel Canal Grande di Venezia per sensibilizzare sul problema dell’inquinamento marino causato dalla plastica e dai nostri rifiuti.
Grave incidente a Venezia dove una nave da crociera ha perso il controllo e distrutto un’imbarcazione ormeggiata. Bilancio: 4 feriti non gravi, persone in mare e la banchina danneggiata.
L’artista lascia il segno a Venezia con due opere contro le grandi navi. Ma viene allontanato dalla polizia locale perché sprovvisto di “autorizzazione”.