![Leggera, semplice, compatta: cosa offre la nuova Dacia Spring, l’elettrica accessibile che ha conquistato l’Europa](https://cdn.lifegate.it/y3NZ_z_SwlfS-bRKc1RKRbUIIYw=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg, https://cdn.lifegate.it/aW38donedWm0TL4aVqdBwq3ZuFE=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg 2x)
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
Uno dei principali ostacoli alla diffusione delle vetture a guida autonoma non è di carattere tecnico, bensì normativo. Le disposizioni attuali, specie in materia di responsabilità, non contemplano infatti la possibilità che il conducente possa affidarsi totalmente o parzialmente all’intelligenza artificiale dell’auto. Uno scoglio tutt’altro che marginale, in particolar modo considerando le conseguenze assicurative e
Uno dei principali ostacoli alla diffusione delle vetture a guida autonoma non è di carattere tecnico, bensì normativo. Le disposizioni attuali, specie in materia di responsabilità, non contemplano infatti la possibilità che il conducente possa affidarsi totalmente o parzialmente all’intelligenza artificiale dell’auto. Uno scoglio tutt’altro che marginale, in particolar modo considerando le conseguenze assicurative e risarcitorie di un incidente. Per ovviare a questo problema, la Germania sta vagliando la possibilità d’imporre una scatola nera per tutti i veicoli a guida semi autonoma.
La scatola nera è un dispositivo elettronico installato a bordo dell’automobile e deputato a registrare i dati sul funzionamento del veicolo. “A bordo delle vetture a guida semi autonoma – ha affermato il ministro dei Trasporti tedesco Alexander Dobrindt – permetterà di accertare eventuali responsabilità in caso d’incidente, raccogliendo informazioni e facilitando le indagini dopo una sciagura”. Il dispositivo, nello specifico, è chiamato a fornire traccia dell’attivazione o disattivazione del sistema di gestione autonoma del mezzo, così da verificare se, al momento della collisione, fosse il computer di bordo oppure il guidatore ad avere il controllo del veicolo.
Oltre all’attivazione o disattivazione del sistema di guida autonoma, la scatola nera fornirà informazioni attendibili su eventuali intromissioni dell’essere umano nella logica di gestione automatica dell’auto e, all’opposto, sul mancato intervento nonostante inviti espliciti a prendere i comandi. La proposta d’introduzione del dispositivo arriva alla vigilia del debutto, previsto nel 2017, di un nutrito numero di modelli autonomi di livello 3. Vale a dire, secondo la classificazione NHTSA – l’agenzia governativa statunitense facente parte del dipartimento dei Trasporti e incaricata di vigilare sulla sicurezza – auto in grado di guidare senza alcun intervento del conducente in situazioni circoscritte e con la possibilità di passare i comandi all’essere umano qualora si verifichino circostanze che il computer non sia in grado di gestire.
L’introduzione della scatola nera potrebbe portare a una modifica del codice della Strada tedesco e al tempo stesso costituirebbe una delle prime misure concrete adottate in merito da uno Stato. Una decisione volta a incrementare gli standard di sicurezza a bordo delle vetture capaci di guidare senza l’intervento del conducente, tenuto comunque a rimanere vigile e reattivo.
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