Un manifestante dell’organizzazione Demosisto racconta la situazione di Hong Kong. E spiega perché il suo partito e i cittadini continueranno a manifestare.
Hong Kong, la leader Carrie Lam: la legge sull’estradizione è morta
Benché non formalmente ritirata, il contestato progetto di legge sull’estradizione è “morto”, secondo la leader di Hong Kong Carrie Lam.
La leader del governo locale di Hong Kong, Carrie Lam, ha ceduto. Dopo settimane di proteste popolari imponenti e ininterrotte, la dirigente ha annunciato nella mattinata di martedì 9 luglio che il progetto di legge con il quale sarebbero state facilitate le estradizioni verso la Cina è ormai “morto”.
Carrie Lam ha parlato di tentativo “totalmente fallito”
La popolazione, dunque, ha vinto la propria battaglia, grazie al movimento di contestazione più ampio mai registrato nella ex colonia britannica negli ultimi trent’anni. Di fronte alla scarsa fiducia da parte dei suoi detrattori, Lam ha inoltre rassicurato: “Sono stati manifestati dei dubbi in merito alla sincerità del governo, o preoccupazioni circa il fatto che la norma possa essere rilanciata in Parlamento. Allora lo voglio ripetere qui: il progetto di legge è morto”.
Già nello scorso mese di giugno l’esecutivo di Hong Kong aveva sospeso l’iter di approvazione della legge sulle estradizioni, proprio di fronte alle gigantesche proteste in piazza. Ciò nonostante, queste ultime non si erano arrestate: la popolazione chiedeva appunto il ritiro totale della norma.
Hong Kong leader Carrie Lam says the extradition bill that sparked the territory’s biggest political crisis in decades is ‘dead’ https://t.co/15RN71CJKC pic.twitter.com/JaU01VIF0h
— Reuters Top News (@Reuters) 9 luglio 2019
Lam ha riconosciuto che i tentativi del suo governo di far approvare il testo si sono rivelati “un totale fallimento”. Ha quindi aperto a un confronto con i manifestanti – in particolare con gli studenti, principale anima del movimento di protesta – in pubblico e senza condizioni.
“Problemi profondi nella società di Hong Kong”
“Sono giunta alla conclusione – ha spiegato – che ci sono dei problemi profondi nella società di Hong Kong. Problemi economici, di condizioni di vita, di divisioni politiche. La prima cosa che dobbiamo fare è identificarli e trovare delle soluzioni per avanzare”.
La governatrice di #HongKong: ‘La legge pro Cina è morta’. Ma i manifestanti: ‘E’ una bugia, continueremo a protestare’ https://t.co/myUVp5DCUJ
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) 9 luglio 2019
Occorrerà ora verificare se per la popolazione tali aperture saranno sufficienti a far dimenticare che, benché dichiarato “morto”, il progetto di legge sull’estradizione non è ancora stato ritirato in modo formale.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Da 15 settimane la popolazione di Hong Kong si ribella all’erosione dei propri diritti civili e politici. Il 15 settembre il centro si è trasformato in una zona di guerriglia. Un racconto delle urla di rabbia e degli scenari futuri delle proteste.
Le grandi manifestazioni e gli scioperi hanno convinto il governo di Hong Kong a procrastinare l’esame di una controversa legge sull’estradizione.
Migliaia di persone sono scese in strada contro la decisione del governo di sospendere i negoziati per l’adesione all’Unione europea fino al 2028. Violenta la reazione delle forze dell’ordine. La presidente della Georgia rifiuta di lasciare il mandato finché non verranno indette nuove elezioni.
Il 28 novembre a Nuuk è atterrato il primo volo internazionale. Un evento storico che ha però acceso un dibattito sui rischi del turismo di massa in Groenlandia.
I ribelli jihadisti hanno conquistato Aleppo e altre città della Siria nordoccidentale, senza incontrare grande resistenza delle forze di Assad. Un’offensiva che non è casuale.
Il procuratore Khan chiede di arrestare il comandante delle forze armate del Myanmar, Min Aung Hlaing, per crimini contro la minoranza rohingya.
Il team di ricerca Forensic Architecture ha mappato con telerilevamento e modellazione 3D gli attacchi israeliani su Gaza, evidenziando un pattern preciso contro i civili.
Grandi cortei di protesta ad Hong Kong contro un progetto di legge che prevede l’estradizione verso la Cina. Si teme per gli oppositori di Pechino.