I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.
I giardinieri inglesi stanno inconsapevolmente avvelenando le api
Secondo una ricerca di Ethical Consumer nel Regno Unito viene venduto un insetticida strettamente legato al declino delle api.
Nel Regno Unito i negozi che vendono articoli per il giardinaggio sono stati invitati a ritirare dal mercato alcuni prodotti che contengono un tipo di pesticida che sta accelerando il declino delle api.
In base ad una recente analisi condotta da Ethical Consumer, rivista no profit britannica che analizza il comportamento sociale, etico e ambientale delle imprese, nove delle principali catene di centri di giardinaggio del Regno Unito vendono un insetticida chiamato Provado Ultimate Bug Killer, questo prodotto contiene un particolare tipo di neonicotinoide, il thiacloprid.
I neonicotinoidi sono insetticidi di sintesi che hanno progressivamente rimpiazzato le altre molecole. Nel 2013 gli insetticidi a base di neonicotinoidi sono stati banditi per due anni dall’Unione europea a causa del loro impatto sugli insetti impollinatori.
Si riteneva che il thiacloprid fosse meno dannoso per le api ma studi più recenti hanno registrato una diminuzione degli insetti impollinatori nelle aree trattate con questa sostanza. Secondo Ethical Consumer i più grandi rivenditori del settore, come B & Q, Blue Diamond, Dobbies, Hilliers, Homebase, Notcutts, Squires, Wilko e Wyevale, hanno nei propri magazzini grandi quantità di questo insetticida.
“I giardinieri saranno scioccati nello scoprire che utilizzando questi insetticidi stanno inconsapevolmente introducendo pericolosi prodotti chimici nei loro giardini e che stanno contribuendo al declino delle api – ha dichiarato Jane Turner, responsabile dell’indagine di Ethical Consumer. – Chiediamo a tutti i centri di giardinaggio di smettere di vendere tali prodotti”.
Non si è fatta attendere la replica della Bayer CropScience, l’azienda produttrice dell’insetticida. “Il thiacloprid è estremamente sicuro per le api se utilizzato secondo le istruzioni riportate sull’etichetta”, ha affermato Julian Little, portavoce di Bayer CropScience.
La spiegazione non ha però convinto Andrew Pendleton, responsabile delle campagne dell’associazione ambientalista Friends of the Earth. “È una grande opportunità per i rivenditori per togliere questi prodotti dai loro scaffali e dimostrare una leadership e una sensibilità che finora il governo non ha avuto”.
Un decimo delle specie di api selvatiche europee è a rischio estinzione e molte altre sono in serio pericolo, non possiamo più permetterci di spruzzare nei nostri giardini e parchi sostanze chimiche che ne provocano la morte. Recenti studi hanno inoltre dimostrato che i neonicotinoidi sono letali anche per le farfalle e gli uccelli che vivono negli ambienti agricoli.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha imposto di rimuovere quasi del tutto alcuni Pfas dall’acqua potabile negli Stati Uniti.
La Corte europea per i diritti dell’uomo dà ragione alle Anziane per il clima: l’inazione climatica della Svizzera viola i loro diritti umani.
Dopo i rilievi nell’acqua potabile del Veneto e della Lombardia, sono state trovate tracce di Pfas nei delfini, tartarughe e squali spiaggiati sulle coste della Toscana.
Un nuovo rapporto di Wri e università del Maryland fa il punto sulla deforestazione. Miglioramenti in Brasile e Colombia, ma passi indietro altrove.
Sabato 6 aprile, il settimanale porta in edicola e online le tematiche del “vivere verde”. Con un’intervista a Simona Roveda.
A distanza di un mese dall’annuncio dello Zambia, anche il Malawi ha dichiarato lo stato di calamità a causa della siccità prolungata da El Niño.
La legge europea sul ripristino della natura, la Nature restoration law, è in stallo. Prima del voto finale del Consiglio, alcuni paesi hanno ritirato il loro appoggio.
Australia e Tuvalu confermano l’intenzione di adottare il primo trattato al mondo che concede asilo climatico. Ma c’è ancora un ostacolo da superare.