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Il 6 maggio l’Italia ha già consumato tutte le risorse naturali rinnovabili che le spettano per l’intero 2025: è l’Overshoot day del nostro paese.
Ancora una volta, il nostro stile di vita ci ha portati a consumare troppo in fretta le risorse rinnovabili che la Terra era in grado di offrirci per l’intero anno. Oggi, 6 maggio, per l’Italia è l’Overshoot day: ciò significa che saremo in debito con il nostro Pianeta per il resto del 2025. Una data che arriva in netto anticipo rispetto agli scorsi anni: nel 2024 era stata il 19 maggio, nel 2023 e nel 2022 il 15 maggio. A livello globale, negli scorsi anni è caduto nella prima metà di agosto.
L’Overshoot day è l’esito di un calcolo che il Global footprint network conduce sia su scala globale sia per singolo paese. Elaborando e ponderando i dati provenienti da molteplici fonti, i ricercatori riescono a mettere a confronto domanda e offerta. Dal lato della domanda c’è l’impronta ecologica, vale a dire la quantità di aree biologicamente produttive di cui una popolazione ha bisogno per ricavare risorse (alimenti vegetali, bestiame e pesce, fibre, legname e altri prodotti forestali, spazio per le infrastrutture) e per assorbire i rifiuti che genera (in particolare le emissioni di CO2). Dal lato dell’offerta c’è invece la biocapacità, vale a dire la produttività delle risorse ecologiche del territorio. In altre parole, è la velocità con cui il Pianeta riesce ad assorbire i rifiuti prodotti dall’umanità e generare nuove risorse.
Entrambi gli indicatori sono espressi attraverso la stessa unità di misura, gli ettari globali (gha). A questo punto, i ricercatori dividono la biocapacità per l’impronta ecologica e moltiplicano il risultato per 365 (o 366 se l’anno è bisestile). Il risultato è l’Overshoot day, vale a dire il giorno dell’anno in cui le risorse del pianeta non bastano più per soddisfare la domanda da parte delle persone. Chiaramente, è un simbolo: anche dopo il 6 maggio noi italiani avremo a disposizione il cibo, lo spazio, i prodotti che ci servono per condurre la nostra vita di sempre. Lo faremo, però, sottoponendo il nostro Pianeta (l’unico che abbiamo) a una pressione superiore a quella che di per sé è in grado di sostenere.
Nel 2024 l’Overshoot day globale è stato il 1° agosto. È ancora presto per conoscere la data del 2025, perché il Global footprint network ha scelto di comunicarla ufficialmente in una ricorrenza dal forte valore simbolico: il 5 giugno, Giornata mondiale dell’ambiente. Sappiamo però che dal 2011 in poi è caduta sempre entro i primi dieci giorni di agosto. Con una significativa eccezione: il 2020, l’anno in cui la pandemia ha costretto i governi di tutto il mondo a imporre dure misure di lockdown, bloccando gli spostamenti internazionali e gran parte delle attività produttive. Di conseguenza, anche l’Overshoot day è slittato a metà agosto.
Sono però già disponibili i dati preliminari sugli Overshoot day dei singoli paesi. Ancora una volta, il primo a esaurire le risorse rinnovabili che il Pianeta da offrire è il Qatar che entra in debito già il 6 febbraio, seguito da Lussemburgo (17 febbraio) e Singapore (26 febbraio). Gli Stati Uniti si fanno bastare le risorse naturali fino al 13 marzo. L’Overshoot day dell’Italia, che cade il 6 maggio, è abbastanza vicino a quello di altri paesi dell’Europa occidentale, come Francia (19 aprile), Germania (3 maggio), Paesi Bassi (5 maggio), Spagna (23 maggio). L’ultimo Overshoot day è quello dell’Uruguay, il 17 dicembre.
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