Animal Equality

Il Messico vuole riconoscere gli animali come esseri senzienti

Il Messico è a un passo dall’inserire nella Costituzione il riconoscimento degli animali come esseri senzienti.

Il Messico è vicino a riconoscere gli animali come esseri senzienti nella propria Costituzione. Un passo avanti che coinvolge anche gli animali allevati a scopo alimentare in uno dei maggiori Paesi esportatori di carne a livello globale.

Il Messico è vicino a riconoscere gli animali come esseri senzienti nella propria Costituzione
Il Messico è vicino a riconoscere gli animali come esseri senzienti nella propria Costituzione © Francisco Vega/Getty Images

Cosa prevede la riforma della Costituzione del Messico per riconoscere gli animali come esseri senzienti

I nostri colleghi di Animal Equality in Messico hanno lavorato con il deputato Salvador Caro Cabrera per promuovere un’iniziativa che permetta di riconoscere in Costituzione come esseri senzienti tutti gli animali. Il progetto di decreto prevede la riforma del quarto articolo della Costituzione degli Stati Uniti messicani e propone l’aggiunta del seguente paragrafo: “Tutti gli animali non umani con un sistema nervoso complesso sono riconosciuti come esseri senzienti; lo Stato deve promuovere, proteggere, rispettare e garantire il loro benessere”.

Se la proposta venisse accettata si porrebbero le basi per una trasformazione giuridica, politica e sociale. Lo Stato dovrà infatti garantire la tutela dei diritti degli animali ogni qualvolta questi vengano interessati dalle leggi; l’articolo riguarda infatti il riconoscimento della capacità di provare emozioni di tutti gli animali, compresi quelli sfruttati a scopo alimentare.

Il potere dell’industria della carne in Messico e la violenza negli allevamenti

In un Paese dove le violenze efferate contro gli animali negli allevamenti sono state più volte denunciate anche da Animal Equality e dove l’industria della carne raggiunge introiti massicci, la proposta di riforma della Costituzione messicana rappresenta un riconoscimento essenziale da cui partire per garantire i diritti degli animali sfruttati nella catena di produzione alimentare.

Il Messico rappresenta uno dei principali produttori e fornitori di carne suina al mondo, esportando in particolare in Giappone, Cina e Stati Uniti. Anche l’Unione europea dal 2020 è partner commerciale del Messico, da cui acquista soprattutto carne bovina e di manzo: a seguito degli accordi siglati, le stime indicano che l’Italia dovrebbe ricevere nei prossimi anni circa 20mila tonnellate di carne bovina messicana a prezzi agevolati.

Di recente, la nostra inchiesta realizzata all’interno di numerosi allevamenti di maiali nello Stato di Jalisco, la principale regione messicana produttrice di carne di maiale, rivela tuttavia le pratiche dolorose inflitte agli animali fin dai loro primi giorni di vita. Tra queste, la mutilazione della coda e la castrazione dei maialini, eseguite senza anestesia e senza essere accompagnate dalle necessarie cure veterinarie.

La situazione in Italia e nell’Unione europea

Riconoscere gli animali come esseri senzienti in Costituzione rappresenta uno strumento per fare in modo che da parte delle istituzioni il rispetto del benessere animale venga riconosciuto e affrontato, anche quando ad essere coinvolti sono gli animali impiegati negli allevamenti, luoghi dove spesso i loro diritti vengono violati.

In Italia, gli animali sono da tempo riconosciuti come esseri senzienti dal disegno di legge n.1392. All’inizio del 2022 la Camera dei deputati ha inoltre approvato la proposta di legge che introduce la tutela degli animali e dell’ambiente nella Costituzione: una modifica importante che permetterà di migliorare a livello legislativo e legale la tutela di entrambi i soggetti.

Oltre al nostro Paese, anche Spagna e Regno Unito riconoscono gli animali come esseri senzienti, così come il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che dal 2009 riconosce giuridicamente gli animali come esseri senzienti e stabilisce che gli Stati Ue devono tenere pienamente conto delle esigenze del loro benessere.

Nonostante questi passi avanti, il lavoro però non è ancora finito, bisogna infatti aumentare gli sforzi per tutelare gli animali, soprattutto i più dimenticati, come quelli sfruttati nella filiera alimentare.

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