Il microchip nel telaio: la nuova proposta contro i furti di bici

D’ora in poi potrebbe diventare molto più difficile rubare una bicicletta, tutto grazie a un microchip. Per fermare i ladri di bicicletta è pronta una proposta di legge da approvare in Parlamento. È il deputato Paolo Bernini ad aver portato alla Camera una proposta nata in collaborazione con Fiab e Ancma.   Ci sono Paesi

D’ora in poi potrebbe diventare molto più difficile rubare una bicicletta, tutto grazie a un microchip. Per fermare i ladri di bicicletta è pronta una proposta di legge da approvare in Parlamento. È il deputato Paolo Bernini ad aver portato alla Camera una proposta nata in collaborazione con Fiab e Ancma.

 

Ci sono Paesi come l’Olanda dove le biciclette sono un mezzo talmente diffuso che altrettanto diffusi ne sono i furti. Anche in Italia non è raro lasciare la bici incatenata da qualche parte e ritrovare al proprio ritorno solo la catena, ovviamente spezzata. Per fortuna in alcuni casi, come a Milano, si riesce a ritrovare la propria amata due ruote.

 

Bicicletta con lucchetto
Bicicletta con lucchetto. Foto © Getty Images

 

 

“L’iniziativa dell’on. Bernini, per quanto faccia affidamento su una tecnologia che rischia di essere superata già nel breve periodo da altre soluzioni, va salutata con favore” afferma Paolo Pinzuti di Bikeitalia, tra i collaboratori dell’iniziativa, “perché rappresenta un primo tentativo da parte del legislatore di italiano di porre un rimedio a una problematica di rilievo”.

 

Le nuove biciclette prodotte avrebbero così, per obbligo, la presenza di un microchip Rfid (identificazione in radio frequenza, non ha geolocalizzazione) all’interno del telaio. Innanzitutto in questo modo si certifica facilmente la proprietà del mezzo, grazie alla presenza di un codice leggibile tramite un lettore. Per le bici già vendute non c’è invece obbligo di installare il microchip.

 

L’idea faciliterà il lavoro delle forze dell’ordine su tutto il territorio nazionale, poiché la Polizia avrà a disposizione una banca dati del Ministero dell’Interno che riguardano tutti i microchip.

 

La proposta potrebbe favorire anche acquisti di categoria superiore. “L’Italia è il secondo produttore europeo di biciclette e accessori – afferma Pinzuti – soprattutto di alta gamma. Nonostante questo, però, il valore medio delle biciclette vendute nel nostro paese è un quarto rispetto alla realtà olandese, 300 euro contro 1200”.

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