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La Giordano Bruno Globalshift University porta il nome di un rivoluzionario. L’obbiettivo di questa scuola è accompagnare gli uomini verso il cambiamento
Nella splendida cornice del Castello Reale di Ungheria, a Budapest, sulle sponde del Danubio il 9 settembre 2011 verrà presentata ufficialmente l’Università Giordano Bruno per il cambiamento globale, in collaborazione con il Club di Budapest, University Blackboard (piattaforma e strumenti per l’apprendimento telematico), Sungard Higher Education e Pearson International.
Saranno presenti il rettore dell’Università Ervin Laszlo, già presidente del Club di Budapest e il presidente dell’Università Louis Goodman. Nel corso della presentazione porteranno la loro testimonianza sul cambiamento diversi premi Nobel, tra cui Robert Mundell (Nobel per l’economia) e George Smoot (Premio Nobel) per la fisica. Verrà conferita una laurea ad honorem a Deepak Chopra, membro del WS-20, medico che ha contribuito in modo decisivo alla diffusione della medicina Ayurvedica, già membro del WS-20.
L’università è nata “per sostenere e sviluppare il concetto di ‘Worldshift’ – si legge nel comunicato di lancio ufficiale – ovvero di cambiamento. Si rivolge alla giovane generazione di oggi, quella che può scegliere di essere l’ultima generazione della storia, oppure la prima di una nuova epoca”. L’iniziativa accademica punta alla comprensione del concetto di consapevolezza “per permettere agli studenti di oggi di mettere in pratica un vero, effettivo cambiamento nel mondo in cui vivono” prosegue il comunicato.
Un cambiamento di paradigmi, di punti di vista, per poter considerare, capire e risolvere le sfide globali da un’altra prospettiva. “I modelli tradizionali – si afferma in conclusione – si sono rivelati fallimentari per affrontare i problemi globali che quotidianamente ci troviamo a vivere; non solo non li hanno risolti, ma spesso li hanno inaspriti”. Questo nuovo modo di pensare, figlio del cambiamento e di una nuova consapevolezza, si traduce in un nuovo modello educativo.
L’università metterà in pratica un metodo innovativo, transdisciplinare, orizzontale, non gerarchico, che affiancherà alla formazione tradizionale quella basata su nuovi strumenti tecnologici informatici. Alla nuova università si assoceranno migliaia di scuole, che diventeranno licenziatarie dei 21 programmi accademici formulati dalla Giordano Bruno Globalshift University. Questi centri di studio saranno in tutto il mondo, in molte parti d’Europa, negli Stati Uniti, nell’America del Sud, in Africa, in Australia e anche in India e in Cina e permetteranno l’accesso a tutti gli studenti, anche quelli meno abbienti, che fino ad ora non avevano accesso all’istruzione di alto livello.
Il cuore del sistema rivoluzionario dell’Università è il programma “WholeLife I”, che permette agli studenti di tenersi in contatto e di creare rapporti e relazioni anche professionali di lunga durata, attraverso network transculturali e transgenerazionali.
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