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Il documentario racconta la lotta di una comunità canadese contro lo sviluppo edilizio che minaccia le loro montagne.
Nel cuore della Columbia Britannica, tra i Monti Purcell, sorge una valle meravigliosa e selvaggia, uno degli ultimi corridoi ecologici per importanti specie animali come il grizzly (Ursus arctos horribilis), è la Jumbo Valley.
In quest’area, che la popolazione nativa Ktunaxa chiama “Qat’muk”, potrebbe sorgere un vasto comprensorio sciistico. È in atto un contenzioso che dura ormai da 24 anni, rappresentanti delle Prime Nazioni, ambientalisti, sciatori e snowboarder si oppongono al progetto che comprometterebbe un ecosistema importante e ancora intatto. Nel frattempo gli imprenditori edili della Glacier Resorts sono tornati alla carica ma devono fare i conti con le valutazioni di impatto ambientale e le proteste pubbliche locali.
Per sostenere questa importante battaglia ambientale è nato un film, Jumbo wild, diretto da Nick Wagonner e prodotto da Sweetgrass e Patagonia, l’azienda californiana fondata da Yvon Chouinard e famosa per l’abbigliamento e l’attrezzatura outdoor e che ha fatto della sostenibilità la propria bandiera.
Il documentario racconta la lotta decennale per fermare lo sviluppo edilizio nella Jumbo Valley e ha l’obiettivo di mettere la vicenda sotto i riflettori, affinché venga istituita una tutela permanente che salvaguardi il valore ecologico e culturale di questa regione.
Il film sarà presentato in anteprima mondiale sabato 10 ottobre, all’Università Statele di Milano, in occasione di Milano Montagna, festival di tre giorni per raccontare e promuovere la cultura, la tecnologia ed il design della montagna, rivolto a professionisti ed appassionati.
È possibile firmare una petizione per chiedere che la Jumbo Valley, territorio nel quale secondo i nativi risiede lo spirito del grizzly, venga protetta in maniera definitiva.
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