
Nel 2009 costruire un parco fotovoltaico costava il 223 per cento in più rispetto alla costruzione di una centrale a carbone. Ora è il contrario.
Nel sud dell’India è stata realizzata la più grande centrale solare fotovoltaica al mondo. Produrrà 648 MW per fornire elettricità a 300mila abitazioni.
In India, nello stato di Tamil Nadu, a sud del Paese, è entrata in funzione la più grande centrale elettrica solare del mondo, secondo quanto annunciato dall’operatore Adani Green Energy Ltd. L’impianto da 648 megawatt è stato ufficialmente inaugurato dalle autorità locali e collegato alla rete.
L’opera si estende su oltre mille ettari nella città di Kamuthi, nel distretto Ramanathapuram, e grazie ai suoi 25 milioni di moduli fotovoltaici collegati a 576 inverter, 154 trasformatori e 6mila chilometri di cavi, fornirà energia elettrica a 300mila abitazioni.
Per realizzare la nuova centrale solare fotovoltaica sono stati impiegati 8.500 lavoratori, con turni di lavoro 24 su 24 per riuscire a completare il progetto in soli otto mesi, installando mediamente ogni giorno 11 megawatt. Un investimento da 679 milioni di dollari in cui sono state coinvolte aziende da tutto il mondo.
Un progetto complesso che ha dovuto fare i conti anche con i monsoni e le inondazioni che hanno devastato l’India meridionale alla fine del 2015 come ha documentato il National Geographic in un video che racconta la storia della costruzione del nuovo impianto.
Gautam Adani, presidente di Adani Group, ha dedicato la nuova opera a tutta la nazione: “È un’occasione importante per lo stato del Tamil Nadu, così come per l’intero Paese – ha detto. – Siamo estremamente felici di dedicare questo impianto alla nazione. Un progetto di tale portata dà nuovo vigore alle ambizioni del nostro Paese di diventare uno dei principali produttori di energia rinnovabile in tutto il mondo”. Adani Group opera in diversi settori, tra cui il quello petrolifero, del gas e le miniere di carbone. Ora ha scommesso sulle grandi centrali solari a seguito dei nuovi sviluppo di politica energetica del Paese.
L’India sta investendo molto nel solare e nell’energia pulita. Nei primi mesi del 2016, il primo ministro indiano Narendra Modi aveva annunciato piani per aumentare la capacità solare a 175 gigawatt entro il 2022, dagli attuali 45 gigawatt.
Entro la fine dell’anno, il governo prevede di raggiungere quota 5,5 gigawatt, una potenza installata che posizionerebbe il Paese al quarto posto mondiale. Una scelta su cui il governo indiano ha fondato la sua strategia di sviluppo locale, abbandonando i piani di elettrificazione del Paese adottati fino a pochi anni fa e basati sui combustibili fossili, in particolare sul carbone importato da altri paesi.
Ma non solo, Modi ha annunciato di voler stanziare 3,1 miliardi di dollari in aiuti di stato per supportare la creazione di aziende di produzione di pannelli fotovoltaici made in India.
Nel dicembre 2015, durante il vertice di Parigi della Cop21, l’India ha lanciato formalmente il progetto International solar alliance (Isa) per diffondere il solare in tutti i paesi in via di sviluppo. All’iniziativa hanno aderito oltre 120 Paesi che si sono impegnati a cooperare nel campo della ricerca in campo fotovoltaico e ad aumentare la produzione di energia solare nei rispettivi paesi, lavorando alla riduzione dei costi della tecnologia in modo da rendere l’energia rinnovabile accessibile a tutti.
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