
Siamo stati al seminario organizzato da Rewilding Apennines in Abruzzo per cercare di capire qual è lo stato del rewilding in Italia e quali sono le prospettive future. Ecco cosa è emerso.
Nonostante i divieti alcune aziende che coltivano palma da olio in Indonesia stanno disboscando il parco di Leuser, uno degli ultimi paradisi del pianeta.
L’Indonesia può vantare alcune delle foreste più antiche e ricche di biodiversità del pianeta, ma presto rischiamo di trovarci a dover scrivere questa frase al passato. Ogni anno infatti 800mila ettari di foresta vengono rasi al suolo, dal 2000 al 2012 sono stati abbattuti oltre sei milioni di ettari di foresta primaria. Ora anche il parco di Gunung Leuser, uno degli ecosistemi più variegati del pianeta che ospita specie uniche e in pericolo, come oranghi (Pongo abelii), elefanti (Elephas maximus sumatranus) e tigri di Sumatra (Panthera tigris sumatrae), è minacciato dall’espansione incontrollata delle coltivazioni di palma da olio.
Nel 2016 il governo ha emesso una moratoria proprio per tutelare l’ecosistema Leuser, secondo la quale tutte le aziende che gestiscono le piantagioni devono interrompere immediatamente le attività di deforestazione, anche nelle aree per le quali in precedenza avevano ottenuto il permesso, mentre il governo riesamina le loro licenze. Nonostante il divieto governativo le aziende si stanno espandendo e sono arrivate a disboscare all’interno dell’area protetta. Durante i primi sette mesi del 2017 il parco ha perso 3.941 ettari di copertura forestale, secondo quanto riportato da un’organizzazione conservazionista locale, Forest, Nature and Environment of Aceh (HAkA).
La moratoria viene dunque ignorata e la distruzione della foresta prosegue senza sosta. Per monitorare e cercare di contrastare con più efficacia questo fenomeno, l’organizzazione statunitense per la protezione delle foreste pluviali, Rainforest action network (Ran), ha stilato un rapporto sulla deforestazione del parco da parte delle piantagioni di palme da olio, in cui identifica i colpevoli, e creato un sito web, chiamato Leuser Watch, per fornire aggiornamenti continui sulle società identificate nella relazione. Secondo quanto riportato da Ran alcune società che operano all’interno di Leuser rispettano la moratoria, ma altre continuano a distruggere le foreste pluviali e le torbiere (contribuendo all’immissione in atmosfera di grandi quantità di CO2).
Le società responsabili, come testimoniano le prove raccolte dall’organizzazione ambientalista, sono PT Tualang Raya, PT Tegas Nusantara, PT Agra Bumi Niaga, PT Surya Panen Subur II, PT Aloer Timur, PT Putra Kurnia, PT Indo Alam, PT PNI Blang Tualang, PT Kallista Alam, PT Dua Perkasa Lestari, PT Indo Sawit Perkasa e PT Agro Sinergi Nusantara (Asn), precedentemente nota come PT Perkebunan Nusantara I. Tra queste imprese, colpevoli di veri e propri crimini contro l’umanità, la peggiore è PT Agra Bumi Niaga, che dal giugno 2016 ha raso al suolo 366 ettari di foresta pluviale, incluso l’habitat dell’elefante di Sumatra.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Siamo stati al seminario organizzato da Rewilding Apennines in Abruzzo per cercare di capire qual è lo stato del rewilding in Italia e quali sono le prospettive future. Ecco cosa è emerso.
La vaquita è il più piccolo cetaceo al mondo che si trova nel mare di Cortez, in Messico. I 10 esemplari rimasti sono un simbolo di lotta e resistenza.
Il cervo deve far fronte alle problematiche che sono appannaggio degli animali selvatici in Italia. Per la sua sopravvivenza è tempo di agire. E in fretta
La lince rischia di sparire in Francia in meno di 30 anni. Però, oltre che investire sulla sua reintroduzione, dobbiamo imparare a convivere.
Si può sorridere: la popolazione mondiale di rinoceronti tocca quota 27mila individui, per la prima volta in crescita nell’ultimo decennio
Uno studio ha osservato che molte specie animali della savana africana sono più spaventate dall’udire la voce umana piuttosto che il ruggito del leone.
I castori sono tornati a popolare la nostra penisola dopo 500 anni. Una notizia ottima, ma con alcune ombre che è bene chiarire con l’aiuto degli esperti.
Sono state ritrovate in Sicilia 88 colonie stabili di formica di fuoco. Ora di invadere tutta Europa a causa del riscaldamento globale.
Fatta eccezione per esperti e appassionati, in pochi saprebbero descrivere un granchio a ferro di cavallo a tre spine. Il suo nome scientifico è Tachypleus tridentatus, è imparentato con ragni e scorpioni (più che con gli altri granchi) e vive nei fondali fangosi dell’Asia orientale, nei pressi delle foci dei fiumi. Questo artropode esiste da