È giunto il momento di finalizzare il processo di adesione e accogliere la Finlandia e la Svezia come membri della Nato. Ad affermarlo è stato il segretario generale Jens Stoltenberg, il 21 novembre, in occasione della 68esima sessione annuale dell’Assemblea parlamentare dell’Alleanza atlantica, organismo che funge da elemento di raccordo tra la stessa Nato e i parlamenti nazionali dei paesi membri.
Stoltenberg: “Sulla questione ucraina la Nato deve mantenere la barra dritta”
La proposta di integrare nella Nato le due nazioni scandinave è stata avanzata a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, al fine di consentire a Helsinki e Stoccolma di beneficiare di quello che viene definito “l’ombrello” dell’alleanza. Quest’ultima prevede infatti, in caso di attacco ad una qualsiasi delle nazioni membre, una risposta militare congiunta.
Important debate with the #NATO Parliamentary Assembly @natopapress on the need to support #Ukraine for the long haul, to strengthen our deterrence & defence and to step up our investment in defence. Parliamentarians have a vital role in keeping our transatlantic bond strong. pic.twitter.com/MREM6yQ1ZO
“Sulla questione ucraina dobbiamo mantenere tutti insieme la barra dritta – ha affermato Stoltenberg -. Se lasciamo Putin vincere, il prezzo che ciascuno di noi dovrà pagare sarà molto più elevato. I regimi autoritari del mondo intero sapranno che possono ottenere ciò che desiderano attraverso il ricorso alla forza”.
La richiesta della Turchia per il via libera all’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato
Di recente, la Svezia ha effettuato un passaggio fondamentale in vista dell’adesione alla Nato. Il parlamento di Stoccolma ha votato, nella giornata di mercoledì 16 novembre, un cambiamento della Costituzione che permette di inasprire la lotta alle organizzazioni terroristiche. In questo modo si conta di ottemperare alle richieste giunte dalla Turchia, paese membro dell’alleanza che si era opposto all’ingresso delle due nazioni, poiché esse accolgono sui loro territori alcuni membri dei movimenti politici curdi. In particolare il partito del lavoratori Pkk, considerato un’organizzazione terroristica da Ankara.
La riforma costituzionale è stata approvata con 278 voti a favore su 349: soltanto l’opposizione di sinistra si è espressa in modo contrario. Per il primo ministro Ulf Kristersson, che si è recato in visita in Turchia e ne ha incontrato il presidente Recep Tayyip Erdogan, si è trattato di “un grande passo avanti per la Svezia”.
Il rischio di un’escalation nei rapporti tra Russia e Occidente
Sabato 19 novembre, il ministro degli Esteri della Finlandia Pekka Haavisto ha confermato la volontà della propria nazione di entrare a far parte della Nato, giudicando la richiesta “una tappa naturale”. Il capo della diplomazia di Helsinki ha ricordato che già nel 2004 il suo paese aveva spiegato che avrebbe valutato l’ingresso nell’alleanza “in caso di cambiamenti drammatici sul piano della sicurezza”. “Cosa potrebbe esserci di più drammatico – ha chiesto Haavisto – del fatto che una nazione confinante abbia attaccato https://www.lifegate.it/tag/ucraina un paese con 50 milioni di abitanti?”.
Finland's application to join NATO was the "natural step" to take following Russia's invasion of Ukraine, the Nordic country's foreign minister told a conference in Bahrain on Saturday. ➡️ https://t.co/CghsEdqBK6pic.twitter.com/OJvRN0j8VB
Da parte sua, tuttavia, la Russia ha sempre affermato che l’ingresso di Finlandia e Svezia, con un relativo allargamento dei confini Nato a Est, rappresenterebbe una provocazione nei confronti di Mosca. Il rischio, dunque, è che la decisione possa portare ad un’ulteriore escalation nei rapporti, già estremamente tesi, tra il Cremlino e l’Occidente.
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