Inside, quando l’arte di strada va al museo

Il collettivo muralista Orticanoodles inaugura Inside, prima mostra personale che dai muri delle città porta la loro arte in un museo.

Dopo oltre vent’anni passati “per strada”, a dipingere i muri delle città, il celebre collettivo muralista milanese degli Orticanoodles ha deciso che era venuto il momento di portare la propria arte anche all’interno di un museo. E precisamente nelle sale dello Studio museo Francesco Messina di Milano, dove i muralisti Walter “Wally” Contipelli e Alessandra “Alita” Montanari (meglio noti – appunto – come Orticanoodles) hanno inaugurato la loro prima mostra personale, intitolata Inside.

Inside Orticanoodles
La mostra Inside è allestita allo Studio museo Francesco Messina di Milano © Lorenzo Passoni

Allestita il 9 febbraio scorso, la mostra Inside sarà visitabile fino al 21 marzo 2021, con ingresso gratuito dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 17:30. Un’occasione preziosa, dopo la lunga chiusura dei  musei dovuta alla pandemia, per tornare a gustare l’arte dal vivo, scoprendo anche una location di pregio.

RIAPERTURA INSIDE ORTICANOODLES

#INSIDEORTICANOODLESCon il passaggio della Lombardia in zona gialla, finalmente i nostri amati musei civici milanesi torneranno ad essere visitabili a breve!Con grandissimo entusiasmo vi annunciamo che lo Studio Museo Francesco Messina aprirà le sue porte a partire da martedì 9 febbraio e sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 17:30 (ultimo ingresso alle 17) senza obbligo di prenotazione. All'interno del Museo sarà visitabile la mostra INSIDE degli ORTICANOODLES. Le loro coloratissime opere sono allestite tra le sculture della nostra collezione permanente su tutti e tre i piani del museo.Vi aspettiamo!!…..#studiomuseofrancescomessina #insideorticanoodles #orticanoodles #orticanoodlesmuseomessina #nuovamostra #newexhibition #arteneglispazipubblici #artepubblica #streetart #artecontemporanea #contemporaryart #contemporaryartexhibition #streetartlovers #stencilart #milaneseartist #milanoarte #museumsinmilan #resistenzaculturale #museichiusimuseiaperti ORTICANOODLES Cosami San Sara Molho Wunderkammern Wit Design Studio Comune di Milano – Cultura

Posted by Studio Museo Francesco Messina on Friday, February 5, 2021

Inside, la bellezza celebrata nei murales diventa visione decadente 

Abituati ad alzare lo sguardo per abbracciare le imponenti dimensioni delle loro opere urbane (che solo a Milano coprono 15mila metri quadrati di muri), questa volta per ammirare l’arte degli Orticanoodles dovremo concentrare il campo visivo su pezzi unici che viaggiano “solo” sui quattro metri per tre.

Si tratta di trenta opere sviluppate negli ultimi due anni di attività e dedicate ai temi cari al collettivo, quali la natura, l’essere umano e la città, che qui vengono elevati a una dimensione simbolica e a una visione decadente e provocatoria. Se nelle loro espressioni muraliste gli Orticanoodles sono infatti soliti celebrare la bellezza di ciò che raccontano, con questa mostra hanno voluto trasfigurare la realtà, mettendo in scena significati più intimi (da qui il titolo “Inside”).

Gli stessi soggetti che troviamo sui muri e per le strade, nelle opere di Inside diventano anatomie, fiori, volti e scenari urbani esibiti attraverso “un gusto molto diverso, decadente e corrosivo”, come spiegano gli artisti.

Le opere della mostra “dialogano” con le sculture di Francesco Messina © Lorenzo Passoni

Opere da ricostruire (anche con lo sguardo)

Disposti sui tre livelli del museo, tutti i pannelli sono il risultato di un processo produttivo complesso. “Le opere sono realizzate tramite stencil e spolvero, le stesse tecniche che utilizziamo per i nostri murales e che derivano da pratiche già in uso nel Rinascimento, ma che qui abbiamo applicato al legno”, spiegano Wally e Alita.

Il procedimento usato in questo caso prevede però un ulteriore passaggio, rispetto alle opere outdoor: dopo la pittura l’artista “distrugge” ogni pannello, tagliandolo in listelli, chiamati “codici”, e poi ricompone l’immagine giustapponendo sezioni di pannelli diversi. Il risultato è un’opera a più livelli e con parti di diversi soggetti, che genera un’esperienza coinvolgente e una sorta di sfida per il fruitore, come spiegano gli Orticanoodles: “L’osservatore si trova a dover ricostruire mentalmente le figure, cercando di riconoscerne le parti per arrivare alla lettura finale dell’opera”.

INSIDE: gli Orticanoodles in mostra allo Studio Museo Francesco Messina

Buon Anno Nuovo dallo #studiomuseomessina! Ci lasciamo alle spalle un anno impegnativo e complesso in cui, nonostante le difficoltà, il museo non si è fermato. Salutiamo quindi il 2020 e ci apriamo al 2021 con fiducia, con un video dedicato alla mostra #INSIDE degli ORTICANOODLES allestita nel mese di dicembre..Non vediamo l'ora di poter riaprire le porte e riaccogliervi nel nostro Museo….VIDEO CREDITS: ORTICANOODLES …#studiomuseofrancescomessina #insideorticanoodles #outsideorticanoodles #orticanoodles #orticanoodlesmuseomessina #nuovamostra #newexhibition #artepubblica #streetart #artecontemporanea #contemporaryart #resistenzaculturale #artepartecipata #wallart #artepubblica #inside #witdesign ORTICANOODLES Comune di Milano – Cultura Wunderkammern Wit Design Studio

Posted by Studio Museo Francesco Messina on Monday, December 28, 2020

Tra scheletri e icone pop, l’allestimento della mostra

La prima sala del museo ospita la rappresentazione di figure maschili, che “raccontano la propria fragilità sotto forma di scheletri o, al contrario, corazzate attraverso minacciose armature, simbolo della scriteriata violenza patriarcale e del controllo sociale”. Al piano interrato prende forma una sorta di fusione tra corpo e realtà urbana. Quella che gli artisti definiscono una “città-dormitorio”, con facciate di edifici urbani mescolati a ritratti di artisti contemporanei trasformati in “icone pop svuotate di significato, a rappresentare l’appiattimento della vita nella società dei consumi”, spiegano Wally e Alita.

Protagonista delle opere in mostra è anche il fiore, soggetto ricorrente nelle grandi opere murali di Orticanoodles, che solitamente ne celebra la bellezza e i significati positivi.  Qui a Inside invece esso diventa “simbolo di una retorica della decadenza” e le opere ne lasciano emergere il lato corrotto e caduco. Le sale superiori del museo sono dedicate a ritratti femminili trasfigurati e affiancati a riproduzioni di soggetti classici, figure umanoidi, segmenti meccanici o scheletrici. “Abbiamo voluto rappresentare, ancora una volta, l’intrinseca fragilità di esseri umani assoggettati dall’apparenza e dai costumi”, proseguono gli artisti.

Orticanoodles, Inside, Studio museo Francesco Messina
Le opere di Inside sono disposte sui tre livelli del museo Francesco Messina e hanno come soggetti anatomie, fiori, volti e scenari urbani
© Lorenzo Passoni

La street art fa tappa al museo, ma “non è un cambio di direzione”

Dipingere sui muri e scegliere la strada come teatro ideale per le proprie opere è frutto di una scelta precisa degli Orticanoodles, promotori da sempre di un’arte democratica e partecipata. Una posizione che non esclude però il desiderio di dare spazio anche a forme espressive più intime, personali e “libere dai paletti”, come testimonia Inside.

Un apparente “cortocircuito” rispetto alle premesse che non tradisce, ma dà forza al concetto di arte democratica, creando un ponte tra l’interno e l’esterno. “Inside non è assolutamente un cambio di direzione, ma nasce dal dialogo con le istituzioni”, spiega Wally. “Questa mostra è una piccola parentesi per noi, che terminerà con la realizzazione in outside di un’opera che è esposta nel museo. Un modo per raccontare un fuori-dentro attraverso questo processo”.

inside orticanoodles
La mostra ospita trenta opere realizzate su legno con la tecnica dello stencil e dello spolvero © Lorenzo Passoni

Orticanoodles e Francesco Messina, un dialogo tra le epoche in un luogo da riscoprire

Proprio la collocazione della mostra in questo museo rende ancora più interessante la visita. Innanzitutto per il fascino del luogo e della sua storia. Collocato all’interno della chiesa sconsacrata di San Sisto al Carrobbio, nel cuore della zona antico romana della città di Milano, il civico museo Francesco Messina fu anche lo studio del grande artista siciliano. Considerato uno degli scultori figurativi più rappresentativi del secolo scorso, Messina è anche l’autore di alcuni dei maggiori monumenti del Novecento italiano, come la Santa Caterina da Siena, posta sul lungotevere di Castel Sant’Angelo a Roma e il cavallo morente posto davanti gli studi Rai, di cui è diventato simbolo.

Lo studio-museo, inaugurato quarant’anni fa, dal 2014 è visitabile gratuitamente ed è diventato uno spazio espositivo dedicato all’arte e alla scultura contemporanea. Le sue sale ospitano, inoltre, un’esposizione permanente delle sculture figurative di Messina, che nella compresenza con le mostre temporanee diventano spunto di dialogo tra artisti e forme espressive apparentemente lontane. Come accade anche per le opere di Inside che, rendendo omaggio all’arte pittorica figurativa, si riflettono nei ritratti bronzei di Francesco Messina, per il quale il corpo e il volto umano furono soggetti principe.

Visitando la mostra si possono dunque ammirare anche i celebri cavalli di bronzo, le danzatrici e i busti e le figure dedicate alle ballerine Carla Fracci, Luciana Savignano e Aida Accolla, muse di Messina alle quali gli Orticanoodles hanno dedicato rispettivamente due opere in mostra e un grande murale, realizzato in via Borsieri 5, nel quartiere Isola, proprio nei giorni di inaugurazione della mostra. E così, dopo la visita al museo si torna per strada, dove tutto è iniziato e dove la storia degli Orticanoodles continua.

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