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In occasione della Giornata della Terra, parliamo degli integratori per i nostri pet che arrivano dalla natura. Perfetti per una dieta più ricca e salutare.
Gli integratori sono una componente fondamentale nella dieta quotidiana. E lo sono ancora di più per quel che riguarda l’alimentazione dei nostri amici a quattro zampe che possono trarre giovamento dalla loro introduzione anche per risolvere piccoli e grandi problemi di salute. L’importanza degli integratori diventa maggiore se questi elementi nutrizionali arrivano dalla natura e da ciò che l’ambiente circostante può offrire in termini di piante, frutta, prodotti della terra, eccetera. Facciamo il punto della situazione con l’aiuto della dottoressa Chiara Dissegna, medico veterinario e membro del gruppo Nutravet che si occupa di nutrizione animale.
Si sente parlare spesso di integratori e di nutraceutici. Anche e soprattutto per quello che riguarda la dieta animale. Ma qual è la differenza fra loro? Gli integratori alimentari hanno lo scopo di correggere eventuali carenze nutrizionali e mantenere un adeguato apporto di alcuni nutrienti. Servono anche a coadiuvare specifiche funzioni fisiologiche. Nel mondo veterinario appartengono alla categoria dei “mangimi complementari”. “Sono mangimi complementari, per esempio, i supplementi vitaminici, ma anche i prodotti a base di omega 3, amminoacidi, fibre vegetali, probiotici e così via”, spiega la dottoressa Dissegna.
Il termine “nutraceutico”, invece, unisce le parole nutrizione e farmaceutica e indica quei principi nutritivi contenuti negli alimenti che hanno numerosi effetti benefici sull’organismo. La maggior parte di queste molecole fa parte del mondo vegetale, ma di queste risorse ne esistono molte anche nel regno animale. In generale, i nutraceutici possono essere assunti tramite “alimenti naturalmente nutraceutici” oppure per mezzo dei prodotti di sintesi (che rientrano, quindi, nella categoria dei mangimi complementari). Questo permette di avere una quantità maggiore di principio attivo disponibile. “Pensiamo agli omega 3; quanto pesce dovremmo somministrare ai nostri animali per raggiungere il livello di epa e dha desiderato? Non sarebbe certo possibile”, prosegue l’esperta.
Perché un alimento possa essere definito nutraceutico, però, deve contenere naturalmente i nutrienti nelle quantità minime richieste (per esempio polifenoli dell’olio di oliva o vitamina C nelle arance).
“Poiché spesso la quantità di nutraceutici negli alimenti naturali non è sufficiente per i nostri cani e gatti, ci si può affidare a questi elementi per migliorare e arricchire le loro diete. La maggior parte delle molecole che compongono i nutraceutici fanno parte del mondo vegetale: frutta e verdura, come tutti sappiamo, sono infatti ricche di vitamine e antiossidanti”, spiega la dottoressa Dissegna.
Tra i principali nutraceutici possiamo ricordare:
L’osteoartrite, malattia degenerativa delle articolazioni, è il disturbo locomotore articolare più diffuso nel cane, colpisce fino al 20 per cento dei soggetti adulti e aumenta con l’età. L’osteoartrite è associata all’infiammazione e all’aumento della degradazione della cartilagine articolare con conseguente rottura della stessa. Inoltre, in questa sede si verifica un aumento delle molecole ad azione infiammatoria e dello stress ossidativo provocato dai radicali liberi. Proprio per questa patologia, recenti studi hanno messo in luce l’importanza della integrazione nella dieta quotidiana a quattro zampe.
L’assunzione di alcune sostanze, come vitamina E, carnitina, acido alfa-lipoico, vitamina C e coenzima Q10, può diminuire le concentrazioni delle molecole infiammatorie, oltre a ridurre il dolore e la zoppia. Queste molecole, oltre ad avere una funzione antinfiammatoria, agiscono anche come potenti antiossidanti. Ciò è particolarmente utile in questa malattia che è associata a un aumento dello stress ossidativo e dei radicali liberi.
Dalla natura, quindi, ancora una volta si riesce a trovare benefici e opportunità di cure e ciò vale, sempre di più, anche per i nostri amici a quattro zampe.
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