Israele esclusa dai mondiali di hockey su ghiaccio per motivi di sicurezza

La Federazione internazionale di hockey su ghiaccio ha escluso Israele dalle competizioni “per ragioni di sicurezza di tutti, anche degli israeliani”. 

  • La Federazione internazionale di hockey su ghiaccio ha escluso Israele dalle competizioni “per ragioni di sicurezza di tutti, anche degli israeliani”.
  • Israele salterà i i mondiali under 20 di gennaio e, se la situazione non verrà rivalutata a febbraio, anche i mondiali senior maschili e femminili in primavera.
  • La Federazione hockey di Tel Aviv ha presentato ricorso contro la decisione dell’Iihf.

La Federazione internazionale di hockey su ghiaccio (Iihf), “a causa delle preoccupazioni sulla sicurezza e l’incolumità di tutti i partecipanti ai campionati”, ha deciso l’esclusione di Israele da tutte le competizioni ufficiali, a cominciare dai mondiali della categoria under 20 che inizieranno il 22 gennaio e che originariamente si dovevano svolgere proprio in Israele, prima dello spostamento in Bulgaria per motivi di sicurezza.

Israele esclusa, a febbraio una nuova valutazione

La federazione si riserva di rivalutare la propria decisione già nel mese di febbraio, in base a quella che sarà la situazione del conflitto in corso in Medio Oriente e dell‘assedio di Israele nella striscia di Gaza, ma al momento Israele sarebbe esclusa anche dai campionati del mondo femminili di marzo in Estonia e da quelli maschili di aprile in Serbia. La Iihf ha spiegato di aver deciso “in conformità con il dovere di proteggere tutti i partecipanti alle competizioni e all’obbligo di creare politiche di salute e sicurezza”. L’esclusione di Israele dai tornei resterà in vigore “fino a quando la sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti (compresi gli israeliani) non potranno essere garantiti”. In una nota successiva, il Consiglio dell’Iihf spiega di essersi confrontato più volte con tutte le parti interessate prima di prendere questa decisione e “continuerà a parlare con tutte le parti interessate con la speranza che la decisione abbia un impatto solo sul campionato che si svolgerà a gennaio”.

Di fatto dunque le porte per una partecipazione di Israele alle due Coppe del mondo delle categorie senior non sono ancora del tutto chiuse, ma la federazione lascia intendere che tutto dipenderà dall’evolversi della situazione geopolitica del Medio Oriente. L’Iihf “sostiene la Federazione israeliana e vuole garantire la sicurezza di tutti i giocatori che partecipano al suo campionato, compresi i giocatori israeliani. Comprendiamo perfettamente che si tratta di una decisione difficile – spiega la federazione – che viene presa per dare priorità alla sicurezza e all’incolumità di tutte le parti coinvolte”.

 La Federazione israeliana ha presentato ricorso

Per quanto riguarda esclusivamente il torneo under 20, la federazione spiega di aver considerato la presenza di molti atleti minorenni, oltre al fatto che tra squadre e staff partecipanti, pubblico atteso per ogni match, il fatto che l’impianto di si trovi vicino a una zona studentesca con un’elevata popolazione proveniente dalle regioni colpite e piena di negozi e ristoranti faccia sì che la presenza della squadra di Israele possa creare problemi di ordine pubblico. Israele, tramite la propria federazione di hockey su ghiaccio e il proprio Comitato olimpico, ha già presentato ricorso alla Corte arbitrale per lo sport contro l’esclusione: “Stiamo assistendo a una decisione pericolosa e che crea un precedente che puzza di antisemitismo sotto la maschera della sicurezza per gli atleti”, ha detto Yael Arad, presidente del Comitato olimpico israeliano.

 

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