L’innovazione può dare un futuro sostenibile ai polmoni verdi del nostro pianeta: lo sottolinea l’edizione 2024 del report Fao sullo stato delle foreste.
Jane Fonda lancia una campagna contro i politici e i combustibili fossili
Jane Fonda lancia un comitato d’azione politica con l’obiettivo di porre fine all’alleanza tra politici americani e l’industria dei combustibili fossili.
Nata a New York nel 1937, Jane Fonda ha ottenuto numerosi riconoscimenti nella sua carriera da attrice: sette Golden Globe, due premi Bafta, un Emmy, un David di Donatello e un Leone d’oro alla carriera. Ma l’attrice ha collezionato anche più di un arresto per via delle sue manifestazioni a difesa dell’ambiente e dei diritti civili. Lo racconta lei stessa in un video diffuso recentemente a partire dal suo profilo Instagram, in cui annuncia di aver lanciato un climate Pac, ovvero un comitato d’azione politica per mettere fine alle alleanze tra politici americani e l’industria dei combustibili fossili.
Jane Fonda invia un messaggio ai politici che fanno affari con i fossili
“Gli scienziati sono stati chiari”, racconta Jane Fonda nel video. “Dobbiamo dimezzare le nostre emissioni da combustibili fossili entro il 2030. Abbiamo otto anni, ovvero solo quattro cicli elettorali, per salvare il pianeta. Greta Thunberg ha avvertito che la nostra casa è in fiamme. Quindi, è ora di combattere il fuoco con il fuoco o, in questo caso, di combattere i dollari con i dollari”.
Si chiamerà Jane Fonda Climate Pac e, sebbene non siano ancora state presentate nel concreto le linee d’azione, attraverso il lancio di questa campagna l’attrice 84enne ha voluto inviare un messaggio preciso a tutti i politici che traggono il loro sostegno economico dai combustibili fossili: “dovreste essere spaventati per le vostre carriere quanto noi lo siamo dal clima che sfugge al controllo generale”.
Stop al finanziamento pubblico dei combustibili fossili
Invece di sostenere i vari piani d’azione climatica annunciati dal governo (Fonda cita il Green New Deal e il Build Back Better), si continuano a destinare miliardi di dollari in tasse e sovvenzioni verso le risorse non rinnovabili.
“Nel 2020”, spiega ancora l’attrice nel suo video di lancio, “l’industria dei combustibili fossili ha sostenuto con 139 milioni di dollari le elezioni. E questi soldi producono delle conseguenze reali”.
L’annuncio della Pac prende di mira sia i politici repubblicani che i democratici, accusati di fare gli interessi della lobby dei combustibili fossili e di essere sostenuti economicamente dall’industria dei combustibili fossili.
Cambiare le persone che stanno al potere
L’attrice statunitense si è spesso spesa a favore di temi civili, dal femminismo alla salvaguardia dell’ambiente. Dopo essere scesa in piazza a fianco del movimento dei giovani di Fridays for future e insieme a Greenpeace, adesso ha deciso di compiere un passo ulteriore.
Secondo Jane Fonda, il pubblico sta votando sempre di più pensando a come il proprio voto possa incidere sull’ambiente, ma le persone che vengono elette non ricambiano questo senso comune. “Se non cambiamo il modo di pensare delle persone al potere, dobbiamo cambiare le persone al potere”, conclude l’attrice.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il Piemonte è la regione italiana che vanta il maggior numero di comuni rurali Spighe verdi con un’attenzione spiccata alla sostenibilità.
I megabassines sono enormi riserve d’acqua pensati per l’agricoltura nei mesi di siccità. Nonostante le ottime promesse, sono oggetto di proteste per il loro impatto ambientale.
Il 26 febbraio 2023 a causa del mare mosso 94 migranti annegarono a 300 metri dalla costa calabrese: non ci furono soccorsi nonostante gli allarmi.
L’attivista 73enne impegnato nella lotta alla caccia alle balene è stato ammanettato a Nuuk su un mandato d’arresto emesso dalla Guardia costiera giapponese. Rischia l’estradizione.
A una settimana dal rogo nell’impianto di raccolta rifiuti, spenti gli ultimi focolai. Per ArpaCal non ci sono pericoli ma mancano le analisi del suolo.
In città le temperature sono più alte che altrove: è il fenomeno dell’isola urbana di calore. La cementificazione del territorio impedisce a piante e suolo di regolare la temperatura dell’aria. Dal soil sealing al calore antropogenico, le cause sono tutte legate alle attività umane.
Interessata un’area di 5mila metri quadrati, il Comune invita i cittadini a tenere chiuse le finestre e a indossare le mascherine ffp2.
Una catena umana per fermare i disboscamenti per far spazio alla grande opera: i comitati di cittadini si muovono per salvaguardare il territorio.