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Per la prima volta arriva in Serie A una divisa fatta da plastica riciclata, con un testimonial d’eccezione: Cristiano Ronaldo.
La prima divisa di una squadra di calcio italiana realizzata in plastica riciclata avrà un testimonial d’eccezione. In questi giorni l’attenzione dei tifosi della Juventus è tutta rivolta verso il calciatore Cristiano Ronaldo, “l’acquisto del secolo” che dopo dieci anni ha deciso di lasciare il Real Madrid e di accasarsi a Torino; ed è di oggi la notizia che il fenomeno portoghese vestirà, insieme al classico bianconero, una terza maglia di colore grigio scuro.
Una divisa avveniristica non solo nella forma, ma anche nella sostanza: per la prima volta una formazione della Serie A indosserà il Parley ocean plastic, un tessuto interamente creato con le plastiche raccolte negli oceani. Tutto nasce dalla collaborazione tra Adidas, sponsor tecnico del club torinese, e Parley for the Oceans, un’organizzazione che lavora da anni in difesa degli oceani, stimolando strategie globali che possano evitare la loro distruzione.
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“La terza divisa per la prossima stagione – scrive la Juventus sul suo store ufficiale – abbina la modernità nelle linee e nei colori a una tecnologia all’avanguardia, con uno sguardo innovativo all’ambiente”. Eliminare i rifiuti dagli oceani, prevenire l’accumulo di plastiche in mare e a ridisegnare lo sportswear attraverso materiali innovativi, d’altronde, sono i tre capisaldi dell’accordo tra il gigante tedesco degli articoli sportivi e il movimento ambientalista. Una partnership che prese il via nell’aprile del 2015 proprio con l’obbiettivo di sviluppare nuove tecnologie per riciclare i detriti di plastica marina, dando vita a capi di abbigliamento e scarpe di alta qualità. L’anno successivo vide la luce la prima scarpa da running, seguita a stretto giro dalla prima t-shirt premiata con l’Outdoor industry award 2016 per il suo approccio innovativo e sostenibile.
E proprio nei giorni scorsi si è conclusa con grande successo la Run for the Oceans 2018: dall’8 giugno all’8 luglio, l’iniziativa globale dedicata alla corsa per combattere l’inquinamento marino da plastica ha visto dodici milioni di chilometri percorsi da oltre 900mila runner in tutto il mondo, e oltre un milione di dollari raccolti; i fondi raccolti saranno destinati all’iniziativa Parley ocean school, che punta a educare i più giovani alla bellezza degli oceani e all’importanza della loro salvaguardia.
“Stiamo creando dei nuovi standard, con nuove tecnologie e materiali che sono molto diversi da quelli solitamente utilizzati nel settore, ma presto saremo pronti a proseguire su scala industriale”, affermava nel 2016 Cyrill Gutsch, fondatore di Parley for the Oceans. Sono passati solo 2 anni, ma sembra trascorso un secolo: quello che era considerato un semplice tessuto sperimentale, sarà ora indossato dalla squadra di calcio più titolata d’Italia. E dal giocatore più famoso e “mediatico” al mondo.
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