Smart Grid

La Cina batte gli Usa nelle smart grid

Per la prima volta l’oriente supera l’occidente per gli investimenti in reti intelligenti, ovvero nella gestione intelligente dell’energia. Un terzo della spesa mondiale proviene dalla Cina.

Con 4,3 miliardi dollari la Cina è il Paese che ha speso di più sulle reti intelligenti. E supera gli Stati Uniti per la prima volta nel 2013, con quasi un terzo del totale mondiale.

La spesa globale è aumentata di quasi il 5 per cento (14,9 miliardi di dollari), secondo i dati diffusi dal sito Bloomberg New Energy Finance. Investimenti che però sono diminuiti in Nord America fino al 33 per cento. La notizia ha avuto un certo riverbero, tanto da essere twittata anche da Al Gore.

 

 

Uso razionale dell’energia. Le reti intelligenti, o smart grid, consentono agli utenti di monitorare l’utilizzo di energia, e contribuiscono ad adeguare l’offerta alla domanda all’interno della rete, riducendo i costi e risparmiando energia nella trasmissione.
La Cina lo scorso anno ha installato quasi 250 milioni di contatori intelligenti, che consentono ai clienti di fornire un feedback immediato alle utilities che forniscono loro l’energia elettrica, che sono così in grado di utilizzare i dati per impostare i prezzi e durante le fluttuazioni dei consumi.
Questo investimento rientra nel piano di riduzione dell’inquinamento atmosferico nelle grandi città cinesi e nella riduzione del consumo di carbone fossile. Un fondo di 1,65 miliardi di dollari.

Le smart grid in Europa

Nel vecchio continente ad oggi sono installati 55 milioni di contatori intelligenti, che dovrebbero salire a 180 entro la fine del decennio ci saranno, secondo la previsione della  Bloomberg New Energy Finance.
La spesa per l’automazione della distribuzione e per la tecnologia utilizzata per individuare e riparare i guasti automaticamente sulla griglia, è infatti salito a 5,4 miliardi dollari nel 2013, dai 4,4 miliardi dollari nel 2012. E ciò è dovuto in parte alla maggiore uso di energia generata da fonti rinnovabili.

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