Il Living planet report del Wwf testimonia che la crisi della biodiversità è reale e intrecciata alla crisi climatica. Ma possiamo invertire la rotta.
La foca monaca è tornata a nuotare nelle nostre acque
L’ultimo avvistamento del raro pinnipede, l’unico presente nel Mediterraneo, sarebbe avvenuto in Campania, nel Golfo di Gaeta.
La foca monaca mediterranea (Monachus monachus Hermann) deve il suo nome alla colorazione del mantello, che ricorderebbe una tonaca monacale, ed è una creatura molto rara (più rara della tigre del Bengala, per intenderci) e considerata a rischio critico di estinzione. Un tempo era possibile osservare questi animali lungo tutte le coste del Mar Mediterraneo, attualmente sopravvivrebbero in natura meno di cinquecento esemplari, ma le stime sono discordanti.
Le cause del declino della foca monaca
Le minacce principali per la specie sono la distruzione dell’habitat e la pressione antropica lungo le coste. Al forte declino della specie hanno contribuito inoltre l’inquinamento, le catture più o meno accidentali da parte dei pescatori e la scarsa variabilità genetica che comporta un alto tasso di mortalità neonatale. La natura socievole e curiosa delle foche le renderebbe infine un bersaglio perfetto per i cacciatori di frodo.
L’ultimo avvistamento
Un esemplare di foca monaca sarebbe stato avvistato lo scorso 9 luglio da Vincenzo Sibillo, l’uomo si trovava a bordo di una piccola barca a circa cinquecento metri dalla costa di Cuma, nel Golfo di Gaeta, insieme al fratello e due amici. L’uomo ha segnalato prima l’avvistamento alla redazione di Greenreport, dopodiché ha contattato il Gruppo Foca Monaca Onlus, associazione no profit che monitora la presenza della foca monaca nel Mediterraneo. Secondo Emanuele Coppola del Gruppo Foca Monaca, uno dei maggiori esperti di questo animale, in base al dettagliato resoconto fornito, “dovrebbe trattarsi di una foca monaca mediterranea”.
Un segnale positivo
“Sulla base di alcune specifiche indicazioni si potrebbe ipotizzare che l’animale osservato fosse un individuo giovane, probabilmente di età inferiore ai due anni”, ha commentato l’associazione conservazionista. La segnalazione di un esemplare di foca monaca rappresenta una notizia positiva e conferma il trend positivo della specie, sperando che presto avvistarne un esemplare non sia un evento così eccezionale.
Nuovo esemplare avvistato nell’area marina protetta delle Egadi
Quello avvenuto nel golfo di Gaeta non è l’unico avvistamento recente, un esemplare di foca monaca è infatti stato fotografato nelle Isole Egadi dalle fototrappole installate dall’Ispra e dai responsabili dell’Area marina protetta Isole Egadi. L’avvistamento risale allo scorso inverno, dalle immagini, secondo gli esperti, si tratterebbe di un esemplare di taglia subadulta-adulta con caratteristiche morfologiche diverse dall’esemplare registrato dalle fototrappole nel 2011. L’area in questione è dunque particolarmente apprezzata dai rari pinnipedi, visto che la presenza di più di un esemplare è stata registrata negli ultimi anni.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I “darkspot” ospitano il maggior numero di specie non ancora scoperte, dove indirizzare gli sforzi di conservazione secondo un nuovo studio.
I ricercatori della Sea Turtle Conservancy hanno scoperto che le tartarughe marine si muovono in direzioni che non avevano percorso prima.
Lo squalo della Groenlandia è il vertebrato più longevo del mondo. Dall’aspetto preistorico, vive in acque profonde per oltre 300 anni.
Erano scomparse nel secolo scorso. Un progetto governativo ha importato dai Paesi Bassi due esemplari di tigri dell’Amur che vivranno in libertà in un parco nazionale.
La capitale dello Sri Lanka ha sottratto le plaudi che la circondano ai rifiuti, grazie agli sforzi delle istituzioni e della comunità.
Lo status del lupo cambia dando più libertà agli abbattimenti. Avremmo invece bisogno di più prevenzione. Ne parliamo con il responsabile area animali selvatici di Lav, Massimo Vitturi.
Un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, che risente anche delle conseguenze dei cambiamenti climatici.
I ricercatori stanno aiutando dei molluschi della Florida a riprodursi spostandole in zone con un alto numero di partner con cui accoppiarsi.