Le ciambelle contribuiscono alla deforestazione

Un rapporto dell’associazione Forest Heroes accusa le grandi aziende statunitensi produttrici di ciambelle di essere complici della deforestazione per l’utilizzo di olio di palma non certificato.

Il 6 giugno negli Stati Uniti si è festeggiato il Donut day, la Giornata della ciambella, dolce tipico di cui gli americani vanno ghiotti. In occasione di questa celebrazione gli ambientalisti dell’associazione Forest Heroes hanno richiamato l’attenzione sugli irreparabili danni causati alle foreste pluviali dalle grandi catene che producono ciambelle nella fase di approvvigionamento dell’olio di palma.

 

La coltivazione di palma da olio non certificata rappresenta una delle maggiori cause di deforestazione e sta spingendo all’estinzione oranghi e tigri di Sumatra, senza contare le popolazioni locali le cui piccole coltivazioni vengono rimpiazzate da intensive produzioni industriali. L’abbattimento delle foreste pluviali ha inoltre effetti catastrofici sull’ambiente, enormi quantità di anidride carbonica vengono infatti rilasciate dagli alberi abbattuti. L’Indonesia è uno dei paesi che emette più CO2 proprio a causa della deforestazione. Secondo lo studio “Deforestation Doughnuts”, condotto da un gruppo di ricercatori di Stanford e Yale, l’espansione dell’industria dell’olio di palma in Indonesia e in Borneo potrebbe causare il rilascio in atmosfera di più di 558 milioni di tonnellate di anidride carbonica entro il 2020.

 

«Le grandi catene americane di distribuzione delle ciambelle non si preoccupano da dove proviene l’olio di palma che acquistano – accusa Deborah Lapidus, direttore della campagna Forest Heroes – dal nostro rapporto emerge che i tre colossi delle ciambelle, Krispy Kreme, Dunkin ‘Donuts e Tim Hortons utilizzano olio di palma non certificato che contribuisce alla distruzione delle foreste pluviali».

 

Nessuna delle tre società si è impegnata a ridurre il proprio impatto e a impiegare solo olio di palma sostenibile nonostante potrebbero passare senza difficoltà a fornitori di olio certificato. Krispy Kreme, secondo il rapporto, ha rifiutato di ricorrere a fornitori responsabili non legati alla deforestazione mentre Dunkin ‘Donuts ha dichiarato che utilizzerà olio di palma certificato entro il 2020. Chissà però, se per allora, ci saranno ancora oranghi e tigri di Sumatra.

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