
L’Europa ragiona su un piano da 800 miliardi e intanto vota per una maggiore sicurezza: inevitabilmente quei fondi verranno sottratti alle vere emergenze.
L’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini è stato arrestato per peculato dalla Guardia di finanza. Nei suoi confronti e di un un ingegnere del padovano, socio dello studio che ha curato il progetto di bonifica, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il nucleo di Polizia tributaria di Ferrara sta eseguendo misure restrittive nei confronti dei due soggetti accusati
L’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini è stato arrestato per peculato dalla Guardia di finanza. Nei suoi confronti e di un un ingegnere del padovano, socio dello studio che ha curato il progetto di bonifica, sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Il nucleo di Polizia tributaria di Ferrara sta eseguendo misure restrittive nei confronti dei due soggetti accusati di peculato in concorso ai danni del ministero dell’Ambiente sulla base di un’ipotesi distrattiva di 3,4 milioni di euro, relativa a un finanziamento di complessivi 54 milioni destinato dal ministero a un progetto per la bonifica del bacino del Tigri e dell’Eufrate in Iraq.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’Europa ragiona su un piano da 800 miliardi e intanto vota per una maggiore sicurezza: inevitabilmente quei fondi verranno sottratti alle vere emergenze.
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Agenzia DIRE: ”Governo. Marco Roveda: Clini grande nome per l’ambiente in Italia. Momento crisi sia occasione per ridefinire politiche ambientali”.
Un tribunale condanna Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari. L’accusa? Aver difeso ambiente e diritti dei popoli nativi dal mega-oleodotto Dakota Access Pipeline.
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.
L’organizzazione della Cop30 nella foresta amazzonica porta con sé varie opere infrastrutturali, tra cui una nuova – contestatissima – autostrada.
Incidente nel mare del Nord tra una petroliera e una nave cargo: fiamme e fumo a bordo, si teme lo sversamento di combustibile in mare.
Saudi Aramco, ExxonMobil, Shell, Eni: sono alcune delle “solite” responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale.