
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Il Messico sta vivendo una serie di situazioni estreme: in buona parte del paese il caldo estremo uccide; Puebla sommersa da una tempesta di grandine.
Se si vuole avere un’idea di quali sconvolgimenti, anche repentini, possono portare i cambiamenti climatici basta dare accaduto nelle ultime settimane in Messico. Venerdì 24 maggio, nelle strade di Puebla, città situata a circa 130 km dalla capitale Città del Messico, quasi un metro e mezzo di grandine ha ricoperto l’asfalto, rendendo improvvisamente invernale il paesaggio.
La furia della precipitazione ha provocato l’abbattimento di numerosi alberi, molti dei quali sono caduti sulle strade assieme a tralicci, il che ha causato black-out in alcune zone. I cumuli di ghiaccio hanno inoltre impedito a molte persone di uscire di casa, bloccano le porte. Il peso ha inoltre danneggiato numerosi tetti.
Numerose immagini pubblicate sui social network mostrano una situazione assolutamente straordinaria. Il governatore della città, Sergio Salomon, ha indicato che le autorità hanno inviato soccorsi per sostenere la popolazione.
Il tutto accade mentre il resto del Messico, da giorni, deve fare i conti con un’ondata di caldo estrema. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, numerose località hanno registrato temperature ben superiori ai 40 gradi nel Chiapas, ma anche negli Stati di de Chihuahua, Campeche, Coahuila, Guerrero, Hidalgo, Jalisco e Michoacán.
A Palenque, nello stato del Chiapas, le temperature massime sono da giorni stabilmente attorno ai 42 gradi. E non sono mancati gravi problemi sanitari: secondo il ministero della Salute messicano, circa trenta persone sono morte e molte altre sono state ricoverate. I casi di disidratazione si moltiplicano e anche per gli animali la situazione è diventata insostenibile. Nello stato di Tabasco (così come nel Chiapas) più di cento scimmie sono state ritrovate morte ai piedi degli alberi, sfinite dal caldo estremo.
Un’ecatombe che ha portato squadre di volontari e pompieri a raggiungere l’area per tentare di salvare altri esemplari in difficoltà. Numerose scimmie sono state così trasportate in una clinica veterinaria della zona.
Nel frattempo, la situazione meteorologica non dà segni di tregua. Il caldo è accompagnato da una generalizzata mancanza di precipitazioni, con l’85 per cento del paese che versa in condizioni di deficit idrico. L’acqua manca sia nelle campagne che in città e gli agricoltori faticano ad irrigare i campi. Con la conseguenza che i prezzi dei beni alimentari potrebbero aumentare fortemente nel prossimo futuro.
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