La sovrana Nga Wai succede al padre morto nei giorni scorsi. Il suo è un ruolo non ufficiale: il re della Nuova Zelanda resta il britannico Carlo III.
Messico, ancora un terremoto violentissimo: almeno 220 le vittime
Una nuova potentissima scossa di terremoto, di magnitudo 7.1 della scala Richter ha colpito nella notte italiana tra il 19 e il 20 settembre il Messico, dopo quella già notevole dello scorso 8 settembre. Questa volta il sisma ha avuto come epicentro lo stato di Morelos, a 160 chilometri dalla capitale Città del Messico che
Una nuova potentissima scossa di terremoto, di magnitudo 7.1 della scala Richter ha colpito nella notte italiana tra il 19 e il 20 settembre il Messico, dopo quella già notevole dello scorso 8 settembre. Questa volta il sisma ha avuto come epicentro lo stato di Morelos, a 160 chilometri dalla capitale Città del Messico che però, vista la sua popolosità, è stata di gran lunga la più colpita. Destino vuole che nella capitale fosse in programma una esercitazione antisismica, essendo l’anniversario del terribile terremoto del 19 settembre del 1985.
Tra le macerie anche una scuola
Sono una trentina i palazzi completamenti rasi al suolo, secondo i soccorritori che da ore sono in azione, tra cui anche la scuola Enrique Rebsamen nella quale, spiega Diario de Mexico, almeno 21 bambini hanno perso la vita, e 38 sono ancora dispersi. Ma il bilancio delle vittime è molto più alto: almeno 220 le morti finora accertate secondo la Protezione civile, tra Città del Messico e dintorni, Puebla, Morelos e gli stati federati di Oaxaca (epicentro del primo terremoto) e Guerrero. Ma si continua a scavare, e i dispersi e i corpi rimasti sotto le macerie sono ancora moltissimi. Secondo la United States Geological Survey (Usgs), l’agenzia scientifica del governo Usa per il territorio, alla fine il bilancio totale potrebbe essere di un migliaio di vittime.
Otro video. Lo grabé hace unos minutos en la escuela Enrique Rébsamen pic.twitter.com/gp8GWjiZL2
— Joaquín López-Dóriga (@lopezdoriga) 20 settembre 2017
I crolli, nella capitale, hanno comportato in alcuni casi anche pericolose fughe di gas, e almeno metà degli abitanti di Città del Messico, e oltre 4 milioni di persone in tutto il paese, sono senza elettricità. Il presidente Enrique Pena Nieto ha spiegato in un messaggio in tv che “la priorità in questo momento è continuare a cercare chi è rimasto sotto le macerie e curare i feriti” invitando la popolazione alla calma: “Nei limiti del possibile, la popolazione rimanga nelle proprie case, se sono al sicuro, evitando di intasare le strade dove devono passare i mezzi d’emergenza. Purtroppo molte persone hanno perso la vita, compresi bambine e bambini, in scuole ed edifici”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Due taglialegna sono stati uccisi in uno scontro con i Mashco Piro incontattati. Una tragedia evitabile se il Perù avesse protetto il popolo indigeno.
La scossa è stata registrata tra il 7 e l’8 settembre al largo delle coste del Messico, nell’oceano Pacifico. “È il peggior terremoto dell’ultimo secolo”.
Dopo decenni di battaglie delle tribù native, le quattro dighe sul fiume Klamath che hanno devastato la popolazione di salmoni sono state demolite.
Azerbaigian, il partito al governo vince le parlamentari ma nel Paese della Cop29 non c’è democrazia
Il partito del presidente Ilham Aliyev conferma la maggioranza dei seggi, ma gli osservatori internazionali parlano di voto non democratico. Nuova ondata di repressioni nel petrol-Stato che a novembre ospiterà la Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici
Fadi Aldeeb è paralizzato dal 2001 a causa di un proiettile israeliano alla schiena. Oggi rappresenta il popolo palestinese alle Paralimpiadi.
Morto il beluga “accusato” di essere una spia dei russi. La prima volta era stato avvistato nel 2019 in Norvegia. Le cause della morte non sono chiare.
Con gli uomini al fronte, sempre più donne in Ucraina li sostituiscono in lavori tradizionalmente considerati maschili. Aumentano i corsi per minatrici, saldatrici, autiste di camion.
Sono quasi 90mila i bambini immunizzati durante il primo giorno della campagna di vaccinazione di massa lanciata dall’Oms nell Striscia di Gaza. Ne restano centinaia di migliaia, e solo tre brevi pause umanitarie accordate fino ad ora.