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Attesissimo, il museo sarà il riferimento nazionale per la fotografia. Ma forse non tutti sanno che ne esiste già uno nel milanese.
È arrivata a sorpresa la notizia della futura nascita di un Museo nazionale della fotografia che sorgerà a Milano, negli spazi della Triennale. Ad annunciarlo è il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini che svela insieme al presidente della Triennale, Stefano Boeri, qualche curiosità in più sul progetto. Si tratterebbe del primo nel suo genere nel nostro paese. Anche se formalmente non è proprio così.
Si chiama Mufoco, Museo di fotografia contemporanea e non è molto noto forse soprattutto perché si trova in un piccolo centro dell’hinterland milanese, Cinisello Balsamo. Di fatto però si tratta dell’unico museo pubblico in Italia dedicato alla fotografia contemporanea, una struttura attiva nel campo della conservazione, catalogazione, studio e divulgazione della fotografia, con particolare accento sulle trasformazioni tecnologiche in corso e sul rapporto fra la fotografia e le altre discipline espressive. Esiste dal 2004 e ha sede a Villa Ghirlanda, un complesso architettonico secentesco con un bel parco all’inglese situato nel centro storico di cittadina, a pochi chilometri da Milano. Un luogo suggestivo che merita una visita se ancora non lo conoscete.
È ovviamente sede di mostre fotografiche e il suo patrimonio vanta oltre 2 milioni di opere, tra stampe in bianco e nero e a colori, diapositive, negativi, video, installazioni di circa 600 autori italiani e stranieri. Un archivio capace di dare uno spaccato significativo della fotografia dal secondo dopoguerra a oggi, attento in particolare agli sviluppi della fotografia strettamente contemporanea, dunque dagli anni Settanta a oggi, e sulla attuale evoluzione del mezzo nel suo passaggio dalle pratiche analogiche alle soluzioni digitali.
Il museo custodisce inoltre la più grande biblioteca a tema fotografia esistente in Italia e una delle maggiori in Europa, che conta oggi 20mila volumi e riviste, provenienti da acquisti, scambi con altre istituzioni e da numerose donazioni di privati.
“Un grande lavoro da fare insieme” – così l’ha definito il ministro Franceschini – per dare vita a un museo nazionale che occupi ben 1.500 metri quadrati della Triennale di Milano, necessari a conservare il materiale e i documenti del Mufoco dal quale pare si partirà per questo nuovo progetto. Sono poche le notizie certe, ma l’esperienza del giovane Museo del design italiano, sempre con sede in Triennale, fa pensare che diventerà un punto di riferimento per l’arte della fotografia, per gli appassionati e per gli addetti ai lavori. Anche Stefano Boeri ha sottolineato la collaborazione stretta tra le due istituzioni, non solo per la fase progettuale ma anche dopo l’apertura del nuovo museo. Qualcuno però storce il naso e pensa che una forma d’arte così prestigiosa meriti, specie in quest’epoca, una sede tutta per sè. Vedremo.
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