![Leggera, semplice, compatta: cosa offre la nuova Dacia Spring, l’elettrica accessibile che ha conquistato l’Europa](https://cdn.lifegate.it/y3NZ_z_SwlfS-bRKc1RKRbUIIYw=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg, https://cdn.lifegate.it/aW38donedWm0TL4aVqdBwq3ZuFE=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg 2x)
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
La berlina fuel cell di Toyota che emette solo vapore acqueo ha percorso 2.300 chilometri in 24 ore. Intanto a giorni nel nostro Paese dovrebbe essere approvato l’innalzamento da 350 a 700 bar di pressione per i distributori di idrogeno.
Duemilatrecento chilometri percorsi in 24 ore con zero emissioni prodotte. È il nuovo record da Guinness dei primati segnato da Toyota Mirai, la berlina fuel cell della casa automobilistica giapponese. Partenza da Long Beach in California e destinazione Reno in Nevada attraverso un percorso non lineare, ma tracciato in base alle stazioni di rifornimento di idrogeno e comprendente tratti urbani ed extraurbani, ma anche strade di montagna fino a 2.200 m di altitudine.
L’iniziativa è stata promossa lo scorso settembre da True Zero, un’azienda americana di stazioni a idrogeno, che sta già inviando la documentazione per il riconoscimento del record (il precedente era di 2.142 chilometri). True Zero è anche proprietaria di sei delle stazioni dove la Mirai ha fatto rifornimento durante il percorso, mentre la settima appartiene alla Linde che ha aperto il primo car sharing a idrogeno del mondo, BeeZero. Da tre a cinque minuti al massimo il tempo di rifornimento, 550 chilometri l’autonomia dichiarata, l’auto a idrogeno di Toyota non ha niente da invidiare a una normale auto, anzi ha il vantaggio fondamentale di non inquinare perché emette solo vapore acqueo. Lanciata negli Stati Uniti, in Giappone e in diversi paesi europei tra cui Regno Unito, Germania, Belgio e Danimarca, l’ostacolo principale che incontra la Mirai è la mancanza di punti di rifornimento adeguati e diffusi.
Nella Toyota Mirai, l’idrogeno è immagazzinato sotto al pianale a una pressione di 700 bar
Il 18 novembre è attesa infatti l’approvazione della norma che consentirà di innalzare da 350 a 700 bar la pressione per i distributori di idrogeno e quindi di aprire stazioni di rifornimento in grado di servire le vetture fuel cell di ultima generazione con un’autonomia di 4-500 chilometri e nello stesso tempo di un’auto a benzina o gasolio. Il decreto di legge che recepisce la direttiva europea 2014/94/UE riconosce l’idrogeno come carburante alternativo e fissa alla fine del 2025 la scadenza per la creazione di una rete adeguata di stazioni di servizio. Toyota, tramite l’amministratore delegato Andrea Carlucci, si è già detta disponibile a contribuire a creare le infrastrutture necessarie per rendere possibile la circolazione della Mirai anche nel nostro Paese a partire dal 2017.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
L’Italia dell’auto vista dalla Cina? “Un meraviglioso Paese”. Il colosso cinese Chery approda in Italia. E mentre l’Europa riscopre il protezionismo, marchi (per ora) sconosciuti tessono alleanze strategiche.
La prima Alfa Romeo elettrica della storia punta tutto sul piacere di guida. Non è ancora l’addio ai fossili, ma per il marchio è una svolta epocale.
La Mini più grande della storia per la prima volta anche elettrica. La Countryman punta così a conquistarsi un ruolo di auto per la famiglia. Vediamo con che esito.
Dopo il trasloco del 2024 da Roma a Misano, il prossimo anno la Formula E non farà alcuna tappa nel nostro paese. È un addio o un arrivederci?
Le ibride nel mese guadagnano 5,4 punti e superano il 40% di share. Piacciono soprattutto suv e crossover, con Nissan Quashqai sul secondo gradino del podio; cosa offre il nuovo modello.
Chiamatele giardinette, familiari o shooting brake. Alternative a suv e crossover, cresce l’offerta di station wagon elettriche che uniscono praticità, stile ed efficienza. Come la Bmw i5 Touring
La mobilità elettrica sempre più una scelta strategica anche per le piccole imprese. Oltre ai vantaggi ambientali e i minori costi operativi, crescono i servizi offerti dai costruttori. Ultimo esempio quello di Ford.
I fondi per le auto elettriche sono terminati in meno di un giorno. Cresce l’interesse degli italiani ma in molti sono rimasti tagliati fuori dalla misura.