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Un innovativo bike sharing, nuove piste ciclabili nella natura e la prima velostazione del Sud: il miracolo ‘mobilità ciclabile Bari’ in pochi anni.
Bari e la Puglia in generale stanno dimostrando che anche il Sud può essere motore dinamico per la creatività e l’aumento della qualità della vita. Ci sono alcune azioni svolte in sinergia tra le istituzioni che stanno cambiando volto anche alla mobilità ciclabile del capoluogo pugliese, sfruttando appieno le possibilità di finanziamento regionale, nazionale e europeo. Di seguito le cinque più importanti.
Dal 3 marzo Bari può essere orgogliosa di ospitare la prima ciclostazione del Sud Italia. Segue quindi l’esempio di Bologna, città nota per l’alto tasso di persone che si spostano in bicicletta, divenendo a sua volta fonte di ispirazione per altre città, soprattutto quelle in cui sono situate le case cantoniere abbandonate. La velostazione ha 116 stalli a doppio piano situati vicino alla stazione ferroviaria, le biciclette saranno sotto controllo di un sistema di videosorveglianza, ci sarà un biglietto giornaliero e degli abbonamenti. A disposizione una ciclofficina, negozio di accessori, la possibilità di noleggiare una bicicletta o di iscriversi a escursioni e visite guidate in sella. Dopo l’inaugurazione un piccolo incidente di percorso: problemi burocratici legati alle autorizzazioni come attività commerciale avevano momentaneamente bloccato la ciclostazione. Ora però aprirà per le attività base mentre verrà rinviata l’attività più commerciale come la vendita di gadget. L’obiettivo è riprodurre il progetto per arrivare a trenta stazioni per bici con 1400 posti disponibili.
Bari è la prima città italiana a sperimentare l’innovativo bike sharing free floating, funziona un po’ come Car2go: grazie alle nuove tecnologie e al web non è più obbligati a lasciare la bici agli stalli delle stazioni, basterà avere il codice e avvisare quale sarà il luogo della sosta.
Il Comune di Bari si sarebbe impegnato per realizzare una pista ciclabile di collegamento alla velostazione, che si aggiungerà a quella realizzata sul lungomare che porta fino alla Fiera del levante. Nel Piano regionale dei trasporti pugliese è prevista anche la creazione di 700 chilometri di percorsi ciclabili nel Parco dell’Alta Murgia. Senza dimenticare l’ok alla Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese.
La Regione Puglia ha già fatto un passo avanti sull’intermodalità autorizzando gli abbonamenti treno+bici a prezzo ridotto, per permettere a chi vuole pedalare di poter percorrere parte del tragitto utilizzando le ferrovie. Lo sviluppo della intermodalità bici + treno in cui rientra anche la velostazione è finanziato in parte dalle Ferrovie appulolucane e in parte dalla Regione, con due canali di finanziamento europeo rispettivamente di 88mila e 65mila euro.
A volte le buone soluzioni basta imitarle. Come hanno fatto a Parigi e in Italia a Massarosa, Bari potrebbe essere tra le prime città italiane a sperimentare il rimborso di 25 centesimi per ogni chilometro del percorso casa-lavoro realizzato in bici. Un’occasione per sfruttare i finanziamenti decisi dal Governo per la mobilità verde per le città con più di centomila abitanti. In programma anche un’applicazione per smartphone che sarà utile per creare comunità virtuali: ci saranno dei giochi per chi cerca divertimento e al contempo ci sarà un monitoraggio della salute di chi si sposta in bici, in collaborazione con i medici di famiglia, Asl e Policlinico di Bari.
Sarà forse per tutta questa energia ciclabile sprigionata in questi anni che Bari ha deciso di iscriversi all’edizione 2016 di European cycling challenge, l’evento che coinvolge centinaia di città europee e internazionali con team cittadini che si sfidano a chi pedala di più. Vincono tutti, perché avere delle città con più bici e meno auto è una vittoria a prescindere dal risultato, e sarà così anche per Bari.
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