Come siamo arrivati dal motorino all’ebike, passando per lo smartphone (e per Lecco)

Il festival dedicato alle bici a pedalata assistita è giunto alla quinta edizione e non sembra volersi fermare. A settembre BikeUP farà per la prima volta tappa a Milano. Un doppio appuntamento inevitabile vista la continua crescita in doppia cifra del mercato delle ebike.

Una volta i ragazzi sognavano il motorino. Negli anni Ottanta e Novanta sulle strade italiane circolavano circa 700mila “cinquantini”, oggi invece ne sono rimasti 200mila. Nel 2017 ne sono stati venduti solo 23mila. “Questo significa che più di mezzo milione di ragazzi sono stati inghiottiti in meno di vent’anni (anche) dalle rinnovate ansie dei loro genitori, persuasi, al pari dei figli, che al giorno d’oggi il telefonino sia una scelta irrinunciabile”, scrive Federico Aliverti, direttore del mensile Motociclismo in un recente approfondimento pubblicato da Sette, il settimanale del Corriere della Sera.

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Lecco durante la quinta edizione del festival BikeUP che si è tenuta dal 25 al 27 maggio 2018 © BikeUP

Se il motorino non è più di moda

Tutto vero, ma c’è un però. Se tra i giovani l’avvento degli smartphone ha portato a una crisi del motorino, tra gli adulti il motorino è stato sostituito dalla bicicletta a pedalata assistita, o più comunemente nota come ebike, che nel 2017 è stata scelta da 148mila italiani. Finalmente uscita dal ruolo di mezzo di trasporto per persone “di una certa età” che non vogliono rinunciare al piacere della bicicletta, oggi l’ebike è diventata a tutti gli effetti un mezzo di trasporto veloce, pulito e utile non solo per riempire il tempo libero o per escursioni all’aperto.

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“La sfida è far sì che questo tipo di mobilità ‘dolce’ diventi un mezzo di trasporto utile per gli ordinari trasferimenti di studio e di lavoro e per accedere ai servizi”, ha dichiarato Virginio Brivio, sindaco di Lecco, la città lombarda che dal 2014 ospita BikeUP, il primo festival interamente dedicato alle biciclette a pedalata assistita. Non ha fatto eccezione nemmeno l’edizione 2018 che si è tenuta dal 25 al 27 maggio. “A Lecco, la bici elettrica fa la differenza visto il contesto orografico. Una parte dei servizi, infatti, – come scuole e l’ospedale – è collocata nella fascia pedemontana”, ha proseguito Brivio.

“Abbiamo scelto Lecco perché in quel periodo il comune stava pensando a una forma di bike sharing elettrico per far fronte alla conformazione della città”, ha aggiunto Stefano Forbici, tra i fondatori di BikeUP. “E noi, che stavamo portando per la prima volta in Italia un festival esclusivamente dedicato alle ebike, potevamo fungere da volano per questa iniziativa”.

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Una ragazzi si iscrive a un tour in ebike a Lecco durante la quinta edizione del festival BikeUP che si è tenuta dal 25 al 27 maggio 2018 © BikeUP

Il ruolo di un festival come BikeUP

Come dimostrano i numeri (+19 per cento di vendite nel 2017 rispetto all’anno precedente), anche il festival è cresciuto tanto che per il primo anno BikeUP ha deciso di raddoppiare e di fare tappa anche a Milano, in piazza Castello, il 22 e 23 settembre, nel bel mezzo della Settimana europea della mobilità.

“Il nostro obiettivo è internazionalizzare l’evento e per questo ospiteremo aziende da tutta Europa – ha sottolineato Forbici – e vorremmo arrivare ad acquisire anche dei brand che ancora non sono presenti sul mercato italiano. Per questo Milano è lo snodo giusto con attività orientate più verso il trekking e le city bike perché l’obiettivo è trasformare questo mezzo in un mezzo di trasporto quotidiano”.

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Lecco durante la quinta edizione del festival BikeUP che si è tenuta dal 25 al 27 maggio 2018 © BikeUP

L’ebike è il mezzo perfetto per un’economia circolare

Oggi il desiderio di ogni adolescente è avere uno smartphone, lì dentro si possono di certo isolare, ma possono anche scoprire un’infinità di cose grazie alle applicazioni improntate alla condivisione di beni e servizi. Una volta si lottava per risparmiare i soldi necessari per comprare l’ultimo album del proprio artista preferito, oggi si va su Spotify. Una volta si sfinivano i propri genitori per avere un motorino, oggi la mobilità è diventata un bene comune e basta aprire una qualsiasi app di bike o car sharing per raggiungere gli amici, la scuola o qualsiasi altro luogo. Per questo, non meravigliamoci se i parcheggi destinati alle moto davanti alle scuole sono vuoti, ma riteniamoci orgogliosi di una generazione che ha saputo adattarsi al cambiamento verso uno stile di vita sostenibile e circolare, e che ora sta insegnando anche ai più grandi a fare lo stesso. A partire dalla mobilità. E l’ebike è il simbolo perfetto.

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