Centinaia di migliaia di argentini sono scesi in piazza contro i tagli all’università voluti da Milei, che in campagna elettorale ha promesso di tagliare i bilanci con la motosega.
Nicolat Hulot, ministro della Transizione ecologica francese, lascia il governo
Il ministro Nicolas Hulot ha annunciato la decisione nel corso di una trasmissione radiofonica. A spingerlo i “pochi risultati” in materia ambientale.
Il ministro della Transizione ecologica del governo francese, Nicolas Hulot, ha annunciato le proprie dimissioni. Nel corso di una trasmissione andata in onda sull’emittente radiofonica France Inter nella mattinata del 28 agosto, il membro dell’esecutivo guidato dal conservatore Edouard Philippe ha spiegato di essere stato costretto a lasciare l’incarico per via dei “piccoli passi avanti” che è riuscito ad ottenere in materia ambientale.
https://www.youtube.com/watch?v=WSXD46XVEd0
Il ministro Nicolas Hulot non ha informato in anticipo Emmanuel Macron
“Avevo la sensazione di essere solo a remare”, ha affermato l’ormai ex ministro dell’Ambiente transalpino. Che ha preferito non avvisare prima né Philippe, né il presidente Emmanuel Macron, per evitare di dover fronteggiare le loro richieste di tornare sui propri passi.
Nel corso della trasmissione, subito prima dell’annuncio, Hulot ha attaccato a testa bassa l’azione del governo nel corso degli ultimi quattordici mesi. “Abbiamo cominciato a ridurre l’uso dei pesticidi in Francia? La risposta è no. Abbiamo cominciato a tutelare la biodiversità? La risposta è no. Abbiamo cominciato a bloccare lo sfruttamento del suolo? La risposta è no. Non voglio più mentire a me stesso. Non voglio far pensare che la mia presenza al governo significhi che siamo sulla buona strada”, ha affermato.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dopo le accuse di molestie da parte delle sue calciatrici e le minacce ricevute, si è dimesso l’allenatore del Santos Femminile Kleiton Lima
Il presidente Emmanuel Macron ha individuato in Edouard Philippe il nuovo primo ministro della Francia. Le sue prime parole: “Sono un uomo di destra”.
La legge sugli agenti stranieri, usata in Russia per reprimere il dissenso, è stata approvata in prima lettura. Migliaia di persone hanno manifestato davanti al parlamento di Tbilisi: temono che la normativa comprometta i colloqui di adesione all’Unione europea.
Diverse fosse comuni sono state rinvenute nei pressi degli ospedali al Nasser e al Shifa, a Gaza. L’Onu chiede un’indagine indipendente.
Ci sono state alcune esplosioni in Iran. Fonti israeliane e iraniane parlano di attacco israeliano, ma mancano informazioni ufficiali.
In Sudan c’è la più grave crisi umanitaria al mondo, nonostante la poca attenzione della comunità internazionale sul conflitto iniziato un anno fa.
Dopo tre anni di carcerazione, Aung San Suu Kyi è stata trasferita ai domiciliari a causa del caldo torrido che sta colpendo il Myanmar.
A distanza di vent’anni, inizia la causa civile contro la società di contractor accusata di aver torturato i detenuti del carcere di Abu Ghraib.