Il presidente dell’Istat lo ha ribadito al Parlamento impegnato nella legge di Bilancio: le liste d’attesa sono troppo lunghe e l’alternativa è il privato.
Gli orfani per crimini di femminicidio ora sono tutelati e assistiti psicologicamente ed economicamente per il reintegro in società. Approvata la legge.
Una legge sul femminicidio l’Italia ce l’ha già dal 2013. Spesso però, purtroppo, il dramma di questo reato non si esaurisce con la violenza perpetrata dall’uomo verso la propria moglie o compagna, ma finisce per coinvolgere pesantemente anche i figli della coppia. È partendo da questa considerazione che ora, a quattro anni di distanza, il parlamento ha varato una nuova legge che si propone di tutelare, tanto a livello economico quanto a livello psicologico e sociale, i bambini rimasti orfani per reati di femminicidio.
#Orfani di #CriminiDomestici #femminicidio. Sì definitivo di Palazzo Madama a ddl 2719 https://t.co/W22XApt7S1 pic.twitter.com/f94ZYog51I
— Senato Repubblica (@SenatoStampa) 21 dicembre 2017
Dal punto di vista economico la nuova legge prevede, oltre al patrocinio gratuito da parte dello Stato per le spese processuali, il sequestro conservativo dei beni del genitore autore del delitto, che potranno essere utilizzati per il sostentamento dei figli economicamente non autosufficienti rimasti orfani. Ma gli orfani avranno anche diritto alla cosiddetta provvisionale, un anticipo, stabilito dal giudice, sull’importo che si ritiene potrebbero ottenere come risarcimento civile alla fine del processo: nel caso di minorenni ovviamente il denaro sarà gestito dal parente che avrà ottenuto l’affido, secondo il criterio del grado di parentela più stretto. Anche la pensione di reversibilità e il diritto di successione abitativa, che per legge spettano al coniuge, in questo caso andranno di diritto agli orfani delle vittime.
Una bella notizia e un atto di civiltà l’approvazione della legge per gli orfani di #femminicidio. Aumentano le tutele e i diritti di tanti minori vittime due volte della violenza travestita da amore — laura boldrini (@lauraboldrini) 21 dicembre 2017
Considerata l’altissima possibilità di shock emotivi e psicologici dati dalla situazione, sarà prevista anche un’assistenza gratuita di tipo medico-psicologico, a cura del servizio sanitario nazionale, per tutto il tempo occorrente al pieno recupero dell’equilibrio psicologico. Sempre dal punto psicologico, un aiuto arriverà dal fatto che i ragazzi avranno la possibilità di cambiare il proprio cognome, se non vorranno mantenere quello del padre autore del femminicidio. La nuova legge poi interviene anche per tutelare il corretto inserimento sociale dei ragazzi rimasti orfani: saranno infatti predisposte misure di sostegno allo studio e all’avviamento al lavoro. Per non lasciare mai sole quelle, che a tutti gli effetti, sono altre vittime del femminicidio.
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