
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.
Due posizioni guadagnate nel giro dodici mesi. L’Italia sale dal 71 al 69esimo posto nella classifica mondiale sulla parità di genere (Global gender gap index 2014) redatta ogni anno dal World economic forum (Wef). Nonostante questo, resta un paese dove le donne partecipano poco allo sviluppo economico e anche uno di quelli dove il gap nella
Due posizioni guadagnate nel giro dodici mesi. L’Italia sale dal 71 al 69esimo posto nella classifica mondiale sulla parità di genere (Global gender gap index 2014) redatta ogni anno dal World economic forum (Wef). Nonostante questo, resta un paese dove le donne partecipano poco allo sviluppo economico e anche uno di quelli dove il gap nella retribuzione, nel salario è tra i più alti al mondo.
Nord Europa sempre avanti
La classifica prende in considerazione 142 paesi. Le prime quattro posizioni non sono cambiate: Islanda, Finlandia, Norvegia e Svezia sono i paesi dove la differenza tra uomo e donna è minore. La Danimarca è quinta, e prende il posto delle Filippine, ora al nono posto. Un dominio dei paesi dell’Europa settentrionale, dunque, e dal quale sarebbe opportuno imparare qualcosa. Colpisce anche l’ingresso nelle prime dieci posizioni del Ruanda (7).
L’Italia ha guadagnato parecchie posizioni per quanto riguarda la presenza di donne in parlamento, passando dalla posizione numero 44 alla 37. Ma va male, peggio dello scorso anno dal punto di vista della partecipazione delle donne nell’economia (da 97 a 114).
La parità, tra 81 anni
Gli Stati Uniti tornano nella top 20 guadagnando tre posizioni mentre la Cina ne perde quasi venti passando dalla 69 alla 87esima posizione.
In nove anni, dal 2006 al 2014, la diseguaglianza tra uomini e donne nel mondo su una scala da 0 a 100 (dove 100 è il massimo) è passata da 56 a 60. A questo ritmo, il gap di genere verrà colmato definitivamente nel 2095, tra 81 anni.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.
Il cardinale Robert Francis Prevost è il nuovo Pontefice della Chiesa cattolica, successore di Jorge Mario Bergoglio. Ha scelto il nome di Leone XIV.
Un libro raccoglie storie ed esperienze dei primi quattro decenni di Fondazione Cesvi. Abbiamo intervistato il suo autore, il Presidente onorario Maurizio Carrara.
Il ritratto di un bambino mutilato a causa dei bombardamenti israeliani a Gaza ha vinto il World press photo 2025, il concorso fotografico che da 70 anni documenta le complessità del presente.
Il parlamento dell’Ungheria ha approvato una nuova stretta repressiva che inserisce in Costituzione il divieto a manifestazioni come il Pride.
Abbiamo chiesto a chi sta vivendo i tagli voluti dal governo di Washington, di raccontarci la loro esperienza. A rischio il progresso e il futuro stesso del nostro pianeta.
In Italia il 35 per cento di padri aventi diritto preferisce non usufruire del congedo di paternità, sottolineano Inps e Save the Children.
Un elenco delle parole che l’amministrazione Trump sta scoraggiando o cancellando da siti e documenti delle agenzie federali, legate al clima e ai diritti.
L’inclusione costruita attraverso lo sci e le discipline alpine. Questo l’obiettivo del progetto SciAbile promosso da Bmw Italia e dalla scuola di sci di Sauze d’Oulx.