
Giugno, mese del Pride. Cosa significa e perché ultimamente stiamo assistendo a quello che si può definire rainbow washing.
La pena di morte c’è, ma resta un’eccezione. Nel 2014 sono calate le esecuzioni nel mondo, ma sono aumentate le sentenze di condanna. Almeno secondo i dati ufficiali.
La pena di morte resta un’eccezione sulla Terra. Questa frase che fa sperare racchiude bene il quadro disegnato dal nuovo rapporto di Amnesty International sulle condanne eseguite nel 2014. Il numero ufficiale (607) è calato del 22 per cento rispetto al 2013, mentre i paesi che hanno portato a termine almeno un’esecuzione è rimasto lo stesso: 22.
Il 72 per cento di tutte le condanne eseguite è contenuto all’interno dei confini di tre stati: Iran, Iraq e Arabia Saudita. Questo dato, però, non include la Cina visto che il regime di Pechino non fornisce cifre ufficiali. La Bielorussia è la macchia di un continente, quello europeo, che ha abolito la pena di morte da tempo. Le autorità di Minsk hanno eseguito tre fucilazioni.
A crescere, al contrario, è il numero di sentenze di condanna a morte (2.466 nel 2014) a causa di un aumento dell’instabilità in Medio Oriente, in particolare in Egitto, e in Nigeria dove il governo ha deciso di usare la pena capitale per cercare di contrastare la criminalità e la violenza. Qui, solo nel 2014 sono state emesse 659 condanne rispetto alle 141 del 2013. Ora sono 19.094 le persone condannate a morte nel mondo.
Nella mappa il colpo d’occhio, nero, è evidente. I paesi che ancora credono nella pena di morte come strumento per contrastare reati di terrorismo o addirittura per reprimere il dissenso politico sono troppi. E Amnesty International mette in guardia perché i numeri reali sono senz’altro superiori rispetto a quelli dichiarati ufficialmente.
Per il governo iraniano, le esecuzioni sarebbero state “solo” 289, ma l’organizzazione cita fonti ritenute attendibili che parlano di 743 esecuzioni, due al giorno. E tutto questo escludendo i dati della Cina che non possono che essere superiori a tutti quelli citati finora visto che la popolazione cinese conta 1,3 miliardi di abitanti. Citazione d’obbligo all’unico paese dell’Occidente che ancora esegue condanne a morte: gli Stati Uniti, con 35 esecuzioni e 77 condanne.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Giugno, mese del Pride. Cosa significa e perché ultimamente stiamo assistendo a quello che si può definire rainbow washing.
Il calcio femminile vince la partita per la parità di genere. Sara Gama: “Abbiamo ottenuto un diritto che avremmo dovuto già avere, un segnale per tutti”.
Un accordo storico è stato siglato dai paesi membri del Wto su sovrapesca, vaccini anti-Covid e contrasto alle crisi alimentari.
Arriva il bonus agricoltura 2022, introdotto con la legge di Bilancio 2021, per le imprese agricole e agroalimentari che vogliono entrare nell’e-commerce.
In Brasile sono scomparsi il giornalista britannico Dom Phillips e un avvocato dei popoli indigeni. Avevano ricevuto minacce di morte pochi giorni prima.
Il bonus ristrutturazione è la modalità più semplice per effettuare interventi sugli infissi. Permette di sostituire le vecchie finestre in un’unica volta.
Il 99 per cento dell’umanità ha subìto un calo di reddito durante la pandemia. I beni dei miliardari invece aumentavano a dirmisura, sostiene Oxfam.
Martedì 24 maggio c’è stata una sparatoria in una scuola elementare in Texas, la 27esima dall’inizio dell’anno e la più grave nella storia dello stato.
Le calciatrici Usa vincono la loro battaglia. Esulta anche il presidente Biden: “Continuiamo a combattere finché non colmeremo il divario in ogni settore”.