All’1:30 circa (ora locale) del 26 marzo, una nave mercantile ha urtato il ponte Francis Scott Key di Baltimora, facendolo crollare.
Congo, 13 ranger uccisi in un attacco nel parco nazionale di Virunga
Nell’attentato a un convoglio di civili scortato dai ranger, ad opera di una milizia ribelle Hutu, sono state uccise diciannove persone.
Il parco nazionale di Virunga, nella Repubblica Democratica del Congo, si conferma una delle aree protette più pericolose del pianeta. Negli ultimi venti anni nella più antica riserva naturale africana, nota per ospitare alcuni degli ultimi esemplari di gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei), sono stati assassinati quasi duecento ranger. Lo scorso 24 aprile, nella provincia del Nord-Kivu, si è verificato il più sanguinoso attentato nella storia del parco, che ha ucciso diciannove persone e provocato diversi feriti.
L’attentato dei miliziani
Un convoglio di civili scortato da quindici ranger del parco, impegnato a trasportare viveri da Goma a Rumangabo, è stato attaccato da una sessantina di uomini armati, secondo quanto riferito da Cosma Wilungula, direttore generale dell’Istituto congolese per la conservazione della natura (Iccn).
Leggi anche: Congo, uccisi nel parco di Virunga 5 ranger e un autista che proteggevano i gorilla
Gli attentatori fanno parte delle Forze democratiche di liberazione del Rwanda, milizia di ribelli hutu responsabile di numerosi attentati terroristici e i cui leader sarebbero legati al genocidio del 1994. Nell’attacco avrebbero perso la vita diciannove persone, di cui tredici ranger, e diverse sarebbero rimaste ferite, alcune gravemente.
Un attacco alla popolazione
“I ranger del parco non erano l’obiettivo dell’attacco, hanno perso la vita mentre cercavano di rispondere al fuoco in difesa della popolazione locale”, si legge in una nota diffusa dal parco di Virunga, che individua nei civili, e non nei ranger, l’obiettivo degli attentatori.
Leggi anche: L’Africa chiude alcuni parchi per proteggere le grandi scimmie dal coronavirus
Un parco in guerra
Il parco di Virunga, oltre ad ospitare una grande varietà di specie protette, come, oltre ai famosi gorilla, gli scimpanzé orientali (Pan troglodytes schweinfurthii), offre riparo alle milizie hutu, che controllano la parte sud-occidentale della riserva. I ribelli, che finanziano le proprie attività illegali grazie al bracconaggio e al traffico illecito di oro e legname, tengono in scacco la popolazione locale e hanno attaccato e rapito diversi turisti, costringendo il parco a rimanere chiuso per diversi mesi nel 2018 e a rafforzare le proprie difese.
Il cordoglio dei ranger
Nell’aprile del 2018, cinque ranger e un autista sono stati uccisi in un agguato, probabilmente ad opera dello stesso gruppo criminale. Sono circa seicento i ranger che pattugliano i 7.800 chilometri quadrati del parco, rischiando quotidianamente la vita per proteggere il suo inestimabile patrimonio naturale.
Leggi anche: Il direttore del parco nazionale di Virunga ferito in un agguato
“Il parco nazionale di Virunga non è estraneo alla tragica perdita della vita, in particolare dei ranger – ha dichiarato Chris Galliers, presidente dell’International ranger federation (Irf) -. Tuttavia, ciò non diminuisce lo shock della comunità globale dei ranger alla notizia dell’insensata uccisione dei ranger che hanno rischiato la propria vita per difendere i civili”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Oltre 300 milioni di persone hanno accolto il Nawruz, il Capodanno persiano che celebra la primavera con balli, canti, cibo e riti spettacolari.
Per la prima volta il World happiness report scorpora i risultati per età. Svelando come, negli Stati Uniti e non solo, i giovani siano sempre meno felici.
Era scontato, ora è anche ufficiale. La corsa alla Casa Bianca sarà un remake del 2020. Biden contro Trump è una storia che si rinnova e continua a spaccare l’elettorato, nonostante i dubbi sull’età dei leader.
Per i prossimi 30 giorni, i musulmani che osservano il Ramadan digiuneranno dall’alba al tramonto. Ma l’attenzione dei fedeli sarà su Gaza.
I naufraghi erano bloccati sulla piattaforma tunisina per l’estrazione di gas Miskar, che ha permesso alla nave di Emergency avvicinarsi salvo poi negarle il permesso di compiere i soccorsi.
Dopo 7 anni l’accusa chiede l’archiviazione per gli attivisti di Jugend Rettet, Save the Children e Msf e il dissequestro della Iuventa. Ma ormai è tardi.
Lunedì circa 900 mezzi agricoli hanno invaso il quartiere europeo. Come successo a inizio febbraio, la protesta dei trattori chiede all’Unione europea di fare un passo indietro sulle politiche agricole che colpirebbero la categoria.
Alle elezioni europee del 2024 gli studenti fuorisede potranno votare senza dover affrontare lunghi viaggi. Una misura sperimentale, con alcuni limiti.